Inginocchiarsi e chiedere la mano della propria fidanzata è un’antica tradizione, che risale al Medioevo. Oggi non esistono più i cavalieri dall’armatura scintillante ma non esiste donna che non si emozioni davanti a un gesto così romantico.
Da quando ci è stata raccontata la prima fiaba fino all’ultima volta che abbiamo visto una discutibile commedia romantica su Netflix, questo è lo scenario romantico che ci aspettiamo da qualsiasi potenziale partner. Ma vi siete mai chiesti perché le proposte di matrimonio tendono a svolgersi in questo modo e perché questa pratica è al centro di uno dei momenti più attesi della nostra vita?
Come questa abitudine è effettivamente nata
Sembra che questa tradizione derivi dall’epoca medievale, quando i cavalieri si inchinavano davanti alle donne nobili. Questo valeva anche per il corteggiamento: i cavalieri si impegnavano a onorare e rispettare le loro amate con lo stesso onore e ammirazione dei re e delle regine. Opere d’arte e letterature medievali mostrano cavalieri in questa posizione di fronte ai loro padroni feudali in segno di onore e rispetto, o inginocchiati davanti a una nobildonna per esprimere la loro servitù e ammirazione eterna, in una dimostrazione di “amor cortese”.
Anche la religione può essere in qualche modo responsabile di questa tradizione. In alcune fedi infatti, inginocchiarsi è appropriato durante le preghiere e altri rituali religiosi.
Su quale ginocchio bisogna sedersi
Solitamente i partner tendono a sedersi sul ginocchio sinistro, la scatola contenente l’anello viene tenuta nella mano sinistra e aperta con la mano destra.
Ma perché proprio il ginocchio sinistro? Secondo Keith Willard, un noto wedding planner, la maggior parte delle persone si siede sul ginocchio sinistro perché è destrorsa. L’abbassamento sul ginocchio sinistro consente al proponente di posizionarsi correttamente e aprire facilmente la scatola.
Ma, naturalmente, ognuno fa quello che sente. Solo perché abbassarsi sul ginocchio sinistro è la norma, non significa che la proposta di matrimonio non sia valida se fatta diversamente. Ad ogni modo, la futura fidanzata probabilmente non si accorgerà nemmeno di quale ginocchio tocca terra, perché sarà troppo inghiottita dalle emozioni.
La proposta di matrimonio al giorno d’oggi
Willard afferma inoltre che inginocchiarsi mostra un livello di rispetto per la futura moglie e futura sposa. “Pone colui che lo propone in una posizione di sottomissione”, spiega. “Tutta la loro vita è ora nelle mani dell’altro, con la speranza che l’altro sia gentile e amorevole”. Quindi, il tuo amante ti dice che sei degno di onore, rispetto e felicità eterna quando si inginocchia.
Quando si tratta della fede nuziale stessa, dobbiamo ringraziare Papa Innocenzo III. Nel 1214, introdusse una legge che decretava che le coppie di fidanzate dovevano osservare un periodo di attesa tra la proposta di matrimonio e la convenzione di matrimonio. Durante questo periodo, fu ordinato loro di indossare un anello al dito come segno del loro impegno.
L’antico Egitto e l’anello come simbolo di potere
I primi anelli erano usati nell’antico Egitto ed erano considerati simboli del potere. Gli Egizi realizzavano anelli che servivano a mostrare il loro status sociale. Per questa civiltà il cerchio rappresentava la perfezione: non aveva né inizio, né fine, era infinito.
Naturalmente, non avevano lo stesso design degli anelli di oggi, ma avevano sigilli usati da faraoni e persone con autorità. L’autorità reale poteva essere trasferita a un’altra persona offrendo l’anello con un sigillo che gli dava il potere di emettere ordini. Inoltre, gli anelli con sigilli erano anche di proprietà di persone che avevano il diritto di emettere ordini e leggi.
Da qui nasce la tradizione. Lo sposo donava alla sposa un anello e con questo gesto le affidava la sua casa e le prometteva in cambio la sua protezione.
All’epoca venivano utilizzati materiali come la pelle di serpente, il legno e vari metalli.