Li facciamo quasi tutti, quasi ogni giorno, senza sapere che sono cose perlopiù “maleducate”, almeno secondo le regole di bon ton, stabilite dal galateo. Comportarsi in modo impeccabile, secondo il galateo, non è molto semplice, al contrario, spesso e volentieri non si conoscono nemmeno, le regole del bon ton, quindi in realtà non è che le violiamo… Tuttavia, il risultato è sempre lo stesso: siamo maleducati per coloro che, al contrario, conoscono l’etichetta. E ora andiamo a scoprire quali sono le reputate di cattivo gusto secondo il galateo. La curiosità di oggi è: quali sono i gesti “maleducati” che facciamo senza saperlo?
Ecco 10 cose che si fanno ogni giorno, ma che dovrebbero essere corrette, se volete pranzare a tavola con una regina…
I gesti “maleducati” che facciamo senza saperlo
Dire “buon appetito”
Chi non ha mai detto “buon appetito” prima di iniziare un pasto? Beh, non è elegante. La ragione? Non bisogna desiderare di mangiare piatti gustosi, quando si è a tavola con qualcuno… Questo, perché il piacere principale, dovrebbe essere la compagnia.
Domandare il sale
Se la pratica di chiedere il sale a tavola è intuitivamente scorretta, è perché nasconde il fatto di non amare il piatto che si sta gustando… Ma il motivo per cui l’etichetta lo vieta è diverso, e si cela dietro una ragione di natura economica:
Un tempo il sale era il bene più prezioso che si possedeva; se un commensale chiedeva il sale e il proprietario non ne aveva a disposizione, questo comportava una cattiva figura, poiché indicava problemi economici. La ragione per cui, secondo la superstizione, rovesciare il sale porta sfortuna è sempre legata al lato economico: sprecare un bene prezioso come il sale, era qualcosa di rovinoso.
Scrocchiarsi le dita
Scrocchiarsi le dita delle mani, è da evitare come la peste bubbonica nella società. Qualsiasi rumore fisiologico, dalla peristalsi dello stomaco a quello dell'”orchestra” delle articolazioni ossee, deve essere tenuto per sé. Se è per voi il bisogno di scrocchiare le dita è urgente, allontanatevi come se doveste digerire o andare in bagno.
Tenere le mani in tasca
Il galateo non ammette assolutamente le mani nelle tasche, da bandire in ogni circostanza. Soprattutto nelle cerimonie formali: dalle cerimonie religiose e civili, ai colloqui di lavoro e alle situazioni professionali in generale. Storicamente, questo gesto è legato a un atteggiamento insolente, pigro, diffidente o anche di scarso interesse.
E se da noi le mani in tasca sono poco tollerate da chi fa caso al bon ton, sappiate che in alcuni paesi del mondo – come la Cina e la Turchia – questo atteggiamento è considerato offensivo, e può anche avere conseguenze giuridiche significative, come il licenziamento.
Soffiare sul cibo
Anche se la zuppa scotta, non soffiarci sopra per raffreddarla! Il galateo richiede che i piatti (che non dovrebbero mai essere serviti troppo caldi) si raffreddino da soli, senza l’aiuto di chi li assaggerà.
Soffiare sulla zuppa o su una tazza di tè caldo, è scortese. Questo, perché espone coloro che ti circondano ai tuoi germi, e poi perché potrebbe causare incidenti come spruzzi di liquido caldo, che può portare a mini ustioni o semplicemente macchie sulla tovaglia. Insomma, solo disastri.
Leccare il cucchiaino dopo aver preso il caffè
Altra cosa imperdonabile: la “leccata” al cucchiaino dopo aver zuccherato e mescolato il caffè. Il cucchiaino deve essere scolato discretamente, appoggiandolo sul bordo della tazzina, quindi lasciato delicatamente sul piattino.
Il tutto senza produrre il minimo rumore di impatto tra posate e stoviglie. In generale, qualsiasi gesto che implica leccare qualcosa è definito cringe… Un altro esempio? Leccare l’indice, prima di sfogliare un libro o un giornale.
Non togliersi gli occhiali da sole
Gli occhiali da sole devono sempre essere rimossi quando si è con qualcuno. Anche se si tratta della propria madre o della propria sorella, gli occhiali da sole devono essere tolti. Tanto più, se si tratta di uno sconosciuto al momento della presentazione.
Si tratta infatti di un gesto di malafede, peggio che non togliersi il cappello: gli occhi vanno sempre mostrati, soprattutto al primo incontro. Le lenti scure potrebbero nascondere sguardi eloquenti e smorfie, che l’interlocutore dovrebbe avere il diritto di conoscere.
A tavola, l’acqua si mette nelle caraffe
Per una buona accoglienza a pranzo o a cena, il perno attorno al quale dovrà girare l’intera tavola è la caraffa. In materia di etichetta appunto, non mostrare mai l'”etichetta” (quella dell’acqua minerale acquistata al supermercato, naturalmente).
Le bottiglie di plastica disposte su un tavolo apparecchiato ad un matrimonio o a un’altra cerimonia, striderebbero molto. Invece, una caraffa di cristallo in cui versare l’acqua di tanto in tanto, sarà molto chic.