Una donna può rimanere incinta durante la gravidanza? La risposta sorprendente è sì, questa curiosa situazione si chiama superfetazione, ed è un tipo di gravidanza multipla che è molto rara ma può accadere.
Cos’è la superfetazione?
La superfetazione è il concepimento di una seconda fecondazione riuscita durante il processo di gravidanza, il risultato sono due gemelli con età gestazionali diverse. La fecondazione del nuovo ovulo solitamente avviene dalle 2 alle 4 settimane dopo il primo. Per tanto c’è una differenza nell’età gestazionale di entrambi i feti, inoltre, lo sperma può provenire da uomini diversi. Sebbene possa sembrare impossibile, diversi casi sono già stati osservati nel corso della storia. Il termine deriva dal latino: super ovvero “in più” e fetare, ovvero “fecondare”.
È importante non confondere il concetto di superfetazione con la super-fecondazione, che si verifica quando due uova vengono fecondate da due spermatozoi dello stesso padre nello stesso momento. In effetti, la superfetazione è molto insolita. La maggior parte dei casi verificati riguardano le tecniche di riproduzione assistita, qualcosa di simile a ciò che accade con le gravidanze multiple. Ma non è la stessa cosa, in quanto nella gravidanza multipla gli ovuli sono stati rilasciati nello stesso ciclo mestruale, nella superfetazione, invece, i due ovuli appartengono a cicli diversi.
Come avviene la superfetazione?
Affinché una donna rimanga incinta di due bambini in periodi diversi, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- Ovulare durante la gravidanza. Generalmente, quando un uovo viene fecondato e impiantato correttamente, il corpo della donna inizia a generare ormoni che impediscono future ovulazioni, quindi affinché si verifichi la superfetazione, la donna deve avere un controllo ormonale che le impedisca di generare questi ormoni nel modo giusto;
- Ottenere la fecondazione. Quando una donna rimane incinta, il muco nella cervice che viene generato si addensa e impedisce il passaggio dello sperma all’uovo. Perché si verifichi la superfetazione, lo sperma deve combattere e riuscire a raggiungere le tube di Falloppio;
- Infine, il secondo embrione deve riuscire a impiantarsi correttamente nell’utero che è già occupato da un altro feto. Il fatto che debbano verificarsi così tante coincidenze perché si sviluppi una superfetazione è ciò che la rende così improbabile.
Casi di superfetazione
La superfetazione è molto comune specialmente in alcune specie animali come per esempio i roditori, i cavalli, le pecore e i canguri. Nel caso degli esseri umani, si ritiene che possa verificarsi quando vengono eseguiti trattamenti di fertilità, trattamenti ormonali osindrome da iperstimolazione ovarica. Attualmente ci sono solamente dieci casi di questo tipo nel mondo.
Il primo rapporto sulla superfetazione negli esseri umani risale al 1932 ed è stato pubblicato da Oskar Föderl. Nel 1960 una coppia sposata di Baltimora ebbe due figli la cui differenza di età era di due mesi.
Più recentemente, è stato riportato un caso del 2007 nel Regno Unito, in cui Amelia Spence e George Herrity hanno concepito Ame e Lia Herrity a tre settimane di distanza. Sempre nel 2007 e nel Regno Unito, Charlotte e Matt Mullineux hanno concepito i loro figli Harriet e Thomas Mullineux a poco più di tre settimane di distanza. Il caso più recente si è verificato nel 2010, quando la coppia Grovenburg ha concepito i loro due figli a due settimane di distanza.
Il caso di Jessica Allen
Il caso più famoso si è registrato nel 2016. Jessica Allen decise di diventare una madre surrogata per una famiglia ed rimase incinta dopo una fecondazione in vitro. In un’ecografia di routine poche settimane dopo, i medici le dissero che stava portando due gemelli nel suo grembo. Entrambe le famiglie hanno affrontato questo compito con il pensiero che Jessica fosse incinta di due gemelli. Poco dopo la nascita dei bambini, entrambe le famiglie iniziarono a notare che i due bambini erano molto diversi l’uno dall’altro.
I test del DNA sono stati fatti e i risultati hanno scioccato tutti. Il DNA di uno dei genitori corrispondeva a quello dei genitori legali e il DNA dell’altro corrispondeva a quello della madre surrogata. Dopo un lungo e costoso processo, Jessica Allen e suo marito riuscirono ad ottenere la custodia legale per il loro figlio.
In un’intervista al New York Post, Jessica ha detto: “Non mi pento di essere diventata una madre surrogata, perché è così che rincarterei mio figlio. Spero solo che altre donne che stanno pensando di diventare madri surrogate, impareranno dalla mia esperienza. Un grande bene che vuoi fare può trasformarsi in un incubo”.