Almeno una volta siamo stati coinvolti in una situazione alquanto scomoda a causa del singhiozzo. Quando pensiamo che sia finito, il “Hip, hip” riemerge di nuovo. È capitato a tutti, delle volte passa subito, altre invece dobbiamo ricorrere ai rimedi “della nonna”, come bere piccoli sorsi d’acqua o trattenere il fiato. Ma che cos’è il singhiozzo e perché si verifica?
Problema transitorio
Il singhiozzo, in medicina chiamato singulto, è una contrazione involontaria e convulsa del muscolo diaframma, il muscolo che contribuisce alla respirazione e che separa il torace dall’addome. È accompagnato da un suono caratteristico, breve e ripetitivo. La maggior parte delle volte il singhiozzo si verifica a causa dell’irritazione del nervo frenico, che ha il compito di controllare le contrazioni del diaframma. Secondo gli specialisti, la reazione è quella della difesa del corpo contro un fattore dannoso. Uno stomaco molto pieno può causare attacchi di singhiozzo. Ecco altre cause:
- Mangiare troppo velocemente;
- Bere troppo alcol;
- Aerofagia – inghiottire troppa aria;
- Affumicatura;
- Cibo troppo freddo o caldo – c’è un improvviso cambiamento della temperatura all’interno dello stomaco;
- Eccesso;
- Cibi piccanti;
- Bevande gassate;
- Improvviso cambiamento di temperatura nella stanza;
- Mangiare gomme da masticare;
- Stress o ansia.
Il consumo rapido di alcuni alimenti può portare a disturbi del nervo vicino all’esofago, il nervo frenico. Un’altra causa potrebbe essere gas nello stomaco che esercitano pressione sul diaframma. La cosa importante da ricordare è che qualsiasi elemento che è fastidioso per il diaframma innescherà singhiozzo. Ci sono anche rare situazioni in cui la psiche è il punto di partenza. Di solito, lo stress è il fattore scatenante, ma passerà con l’introduzione del sonno.
Quanto dura il singhiozzo?
Il singhiozzo può durare da pochi minuti a diverse ore. Quello che dura più di 48 volte è chiamato singhiozzo acuto e quello che dura più di un mese è chiamato singhiozzo cronico. Sebbene si verifichi abbastanza raramente, il singhiozzo cronico può causare esaurimento, mancanza di sonno o perdita di peso. Sia quello acuto che quello cronico possono essere il segno di un problema di salute più grave e si raccomanda una consulenza specialistica. Circa 1 persona su 100.000 soffre di questa condizione.
Tuttavia, va anche detto che ci sono alcune eccezioni, come nel caso di Charles Osborne, entrato nel Guinness dei Primati, per il singhiozzo più lungo della storia durato ben 68 anni anche se non gli ha impedito di vivere normalmente.
Ecco le cause più note di questi due tipi di singhiozzo:
- Problemi del sistema nervoso centrale, come cancro, infezioni, ictus o altre lesioni;
- Problemi di processi chimici che si svolgono nel corpo (problemi metabolici), come una diminuzione della funzione renale o iperventilazione;
- Un’irritazione dei nervi nella testa, collo o torace (vago o nervo frenico);
- Anestesia;
- Problemi di salute mentale.
Come sbarazzarsi del singhiozzo?
Ignorato, il singhiozzo a volte può scomparire molto rapidamente, senza la necessità di somministrare alcun trattamento. Non ci sono misure specifiche e scientificamente provate per frenare il singhiozzo e ciò che funziona per alcune persone non aiuta affatto gli altri, ma alcuni suggerimenti che potresti provare sono:
- Trattieni il respiro contando fino a 10 e poi espira lentamente, ripetendo il processo più volte.
- Bevi un bicchiere di acqua fredda a piccoli sorsi;
- Fai i gargarismi con acqua fredda;
- Farsi spaventare;
- Mangia un cucchiaino di zucchero o miele;
- Rilassati e respira profondamente;
Se il singhiozzo non si ferma nonostante gli interventi di qualsiasi tipo ed è accompagnato da dolori addominali, febbre, respiro pesante, vomito o tosse con sangue, è necessario chiedere l’intervento di un medico. Il trattamento per il singhiozzo persistente o refrattario dipende dalla causa sottostante e può variare dai farmaci all’agopuntura o all’ipnosi.