Una volta ogni dodici mesi, viene celebrato il giorno del nostro compleanno, una giornata che molti di noi non vedono l’ora di festeggiare con entusiasmo. Il momento più atteso della festa è proprio quello del dolce, che vede protagonista il festeggiato mentre spegne le candeline ed esprime il suo desiderio. Sembra quasi magico! Ci sediamo davanti a una deliziosa torta, riempiamo i nostri polmoni d’aria per soffiare con tutta la nostra forza sulle candele accuratamente posizionate sulla superficie di essa. È uno dei rituali più diffusi in tutto il mondo.
L’origine dei compleanni e delle candeline sulla torta
I compleanni sono una vecchia tradizione. A quanto pare l’idea della torta appartiene ai Persiani, sappiamo che furono loro i primi a festeggiare i compleanni, insieme agli egiziani che celebravano la nascita attraverso la luce: alcuni templi furono costruiti in modo tale che il sole illuminasse la statua del faraone il giorno della sua nascita. Nell’Impero Romano invece, per la celebrazione veniva preparata una torta con farina di noci, lievito e miele per la celebrazione che assomigliava al pane dolce.
Tuttavia, i primi a decorare i dolci con le candele furono i greci. A quel tempo, avevano l’usanza di offrire i dolci ad Artemide, dea della luna. Su questi ponevano delle candele in modo che le torte brillassero proprio come la luna. Il fuoco delle candele si spense d’un fiato, affinché il fumo sprigionato dalla fiamma raggiungesse la divinità, portando con sé i desideri dei mortali.
Un’altra versione invece ci porta in Germania. Un manoscritto tedesco del XVIII secolo cita il “Kinderfest”, la celebrazione del compleanno di un bambino, quando sulla torta venivano poste due candeline: una per rappresentare la luce della sua vita e l’altra per simboleggiare gli anni a venire. La fiamma doveva essere presente per tutto il giorno, e se la candela era consumata veniva sostituita con un’altra.
La leggenda delle candeline spezzate
Esprimere il desiderio, soffiare sulle candeline e spezzarle subito dopo è un altra tradizione arrivata fino a noi. “Spezza le candeline, non le deve più usare nessuno”. Ma perché lo facciamo?
La leggenda narra un paesino sperduto del nord Europa, dove c’era una bambina che viveva da sola nel bosco e che passava le sue giornate nella più totale solitudine. Un giorno, una vecchietta le fece visita portandole una torta di compleanno per festeggiare insieme a lei. La bambina era felicissima, finalmente aveva qualcuno con cui condividere la sua gioia. Quando stava per esprimere il desiderio, la vecchina le disse che dopo aver soffiato sulle candeline, avrebbe dovuto spezzarle affinché il suo desiderio si potesse avverare ma la bambina era così affascinata dalla bellezza delle candeline che non lo fece e le conservò. La mattina successiva si svegliò e la vecchietta non c’era più, la bambina era di nuovo sola e si accorse che il suo desiderio non si era avverato.