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domenica, Settembre 8, 2024

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Perchè si dice “testa o croce”?

Siamo sicuri che almeno una volta nella vostra vita vi sarà capitato di prendere una decisione, attraverso la famosa tecnica del “lancio della moneta“. Forse per scegliere cosa fare in un momento di indecisione totale, per una scommessa o, calcisticamente parlando, per scegliere chi deve battere per primo, il calcio d’inizio. Fatto sta, che ogni volta che quella monetina aleggia nell’aria… La risposta di ciò che vorremmo uscisse fuori, improvvisamente la sappiamo! Solitamente, viene anche consigliato come strumento per capire meglio cosa vogliamo. Ma ora cerchiamo di capire… Perchè si dice “testa o croce”?

Le sue origini risiedono nell’antica Grecia. All’epoca si chiamava “Ostrakinda“, che significa gioco di “coccio” o “conchiglia”, ed era un vero e proprio gioco per i bambini.
Nel corso del tempo, questo gioco subì delle modifiche, a seconda delle culture dei diversi popoli con cui è stato giocato, e soprattutto l’oggetto utilizzato:

Ad esempio, nell’antica Roma, il gioco era chiamato “Navis aut caput” (nave o testa), poiché le facce della moneta utilizzata, rappresentavano da un lato una nave e dall’altro, la testa dell’imperatore.

Per risolvere una controversia o fare una scelta, ci si può affidare al caso e tirare una moneta.
Ma è bene anche sottolineare, che l’uomo non ha atteso le monete per rimettersi al destino o per prendere decisioni. Nell’antica Roma, infatti, già si faceva caso ai presagi: degli indovini ufficiali che osservavano il comportamento degli uccelli (in particolare il loro volo – ornitomanzia -), per dedurne la volontà degli Dei.

“Testa o Croce” nel tempo

Quindi, la versione che presentiamo oggi, la più simile a quella odierna, proviene da un gioco molto antico, praticato proprio a Roma. Consisteva nel lanciare una moneta, che aveva su un lato una croce, cristianità per eccellenza, e sull’altro il ritratto di Giano, un dio romano.
Il gioco si chiamava, già allora, «testa o croce».

Ad esempio, in Inghilterra, il gioco si chiama “head and tail” (testa o coda?), perché sulla moneta utilizzata c’è il volto del monarca in carica e un leone, con la coda dritta.
O in Irlanda, si chiama “heads or harps” (teste o arpe?), perché l’arpa è spesso rappresentata sulle monete irlandesi (come sugli attuali 2 euro irlandesi).

Curiosità sulle monete

  • Molte monete hanno una zigrinatura sul bordo: fu lo scienziato Isaac Newton a inventarla.
    Sapete perchè? Perchè se qualche imbroglione limava un po’ di metallo prezioso (molte monete erano d’oro) dalle sterline d’oro e d’argento, si vedeva immediatamente!
  • Fra le monete più strane in circolazione ci sono:
    • 10 dollari delle isole Fiji, che contengono un frammento di meteorite;
    • 1 dollaro d’argento coniato dalla Zecca di Perth, che ha la forma dell’Australia;
    • 5 franchi del Congo del 2005, in legno d’acero.
  • Per coniare una moneta da 1 centesimo di euro, la Zecca ne spende 4,5;
  • Gli “inventori” di un sistema per calcolare il valore delle merci, basato su oro e argento, furono i Sumeri.
  • Nell’antica Roma, la Zecca sorgeva vicino al tempio della dea Giunone che, secondo gli antichi, avvisava gli uomini delle disgrazie in arrivo. Per questo, la dea veniva chiamata monéta, cioè “ammonitrice” (dal verbo latino monère). Da qui il nome che ancora usiamo per i soldi.
  • E invece la parola “banconota” da dove deriva?
    Scambiare monete era più comodo che scambiare animali, ma si rischiava di essere derubati. Così, nel ‘300, i mercanti iniziarono a far custodire i loro averi nelle casseforti degli orafi, che come ricevuta, rilasciavano una “nota di banco”. Detta anche… banconota!
  • Il salvadanaio a forma di maiale nacque nel ‘700. Venne scelto il maiale, poichè simbolo di abbondanza e riserva di cibo.

Grazie per aver letto con noi Perchè si dice “testa o croce”?

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