Schiacciare i brufoli non è esattamente l’attività più igienica del mondo, ma ci sono persone a cui piace e c’è una ragione dietro. Ci sono persone incapaci di resistere alla tentazione di schiacciare i brufoli sul viso o da qualsiasi altra parte del corpo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’aspetto disgustoso di un brufolo non è un ostacolo per queste persone, che provano piacere a scavare il contenuto di quella protuberanza nella pelle.
Il piacere nel schiacciare i brufoli e la sensazione di disgusto
Il bisogno di togliere i brufoli può essere associato ad una condizione psicologica complicata, come stress, ansia o depressione o semplicemente noia. Già nell’800 in medicina si parlava di “rimozione compulsiva di brufoli” descrivendo questo problema come disturbo mentale, un bisogno incontrollabile che non poteva essere ostacolato.
Per chi tende a prendersi cura della propria pelle e dell’aspetto fisico, l’apparizione di un brufolo o punto nero rappresenta un disturbo visivo. Liberarsene ci fa provare gratificazione in quanto viene rilasciata una piccola quantità di dopamina, molecola che viene liberata quando si verificano comportamenti che creano dipendenza; inoltre ha un effetto diretto sulle emozioni e sulle sensazioni di piacere e dolore. Questo spiegherebbe perché a volte risulta così difficile fermarsi.
Per tanto le sensazioni positive associate allo schiacciare dei brufoli, in realtà iniziano già prima di far scoppiare il brufolo, quando l’idea salta in testa, la dopamina entra in gioco. Secondo lo psicoterapeuta Matt Traube, l’atto di scoppiare brufoli può anche servire a soddisfare bisogni emotivi come per esempio nei momenti di stress, scoppiare un brufolo può dare sollievo temporaneo, anche se non affronta i problemi di fondo.
Queste persone soffrono di dermatillomania, un disturbo psicologico rappresentato da un continuo stuzzicamento della pelle, causando lesioni cutanee. Secondo gli studi, la dermatillomania colpisce dall’1% al 3% della popolazione mondiale, anche se gli psicologi ritengono che sia un valore sottostimato. Molte volte chi ne è affetto si tormenta anche i capelli e le unghie.
Uno strano piacere nel guardare video disgustosi
Molte volte siamo attratti ed affascinati da alcune cose non perché siano belle, ma proprio perché sono repellenti. Quello del disgusto è un istinto potente e contraddittorio. Secondo Daniel Kelly, professore di filosofia alla Purdue University e autore di un libro intitolato “Bleah! La natura ed il significato morale del disgusto”, le cose disgustose attraggono e catturano la nostra attenzione ed il disgusto si è evoluto per proteggerci dalle malattie infettive e dai veleni.
Quando vediamo escrementi o carne marcia, sviluppiamo una reazione disgustosa che ci fa stare lontani da quei batteri e microbi nocivi che sono impossibili da vedere ad occhio nudo. Ma succede qualcosa di curioso: a differenza del muco, del sangue o di qualsiasi altra sostanza corporea che ci provoca disgusto, c’è un‘intera comunità di persone che trovano l’esplosione finale di un brufolo stranamente soddisfacente.
Il motivo per cui ci sono persone a cui piace guardare video sui social network sullo scoppio di brufoli o medici che prendono chili di fiammiferi dalle orecchie dei loro pazienti è un effetto simile a quello che accade con i film dell’orrore. Vedere come accade a un’altra persona attraverso uno schermo è un modo per controllare il danno, perché lo spettatore non è in alcun pericolo reale di entrare in contatto con possibili agenti patogeni.