La prima fotografia, che presenta una posa del reale, si intitola “Vista dalla finestra di Le Gras”. Fu realizzata nel 1827 dall’inventore francese Nicephore Niépce (1765-1833). Se guardiamo delle vecchie fotografie, di quelle bianco e nero, dei nostri bisnonni, noteremmo che quasi nessuno dei soggetti rappresentati sorrideva mai. Solamente 100 anni più tardi dall’apparizione della prima fotografia, il mondo ha iniziato a essere più felice. Ma perché in antichità nessuno sorrideva ?
Perché le persone non sorridevano nelle vecchie foto?
Si pensa infatti che uno dei motivi per cui le persone non sorridessero nelle foto in passato avrebbe a che fare con la scarsa igiene orale, difatti la maggior parte delle persone a quel tempo avevano i denti rovinati per tanto cecavano di non mostrarli troppo spesso.
“Le persone avevano i denti cattivi e alcuni non ne avevano affatto. Di conseguenza, tutti hanno cercato di mascherare questo difetto”, ha detto a time.com Angus Trumble, direttore della National Portrait Gallery di Canberra, in Australia.
Un’altra teoria riguarda l’esposizione. Agli inizi del 900, il tempo per scattare una foto era molto più lungo e andava dal mezzo minuto anche fino a 15 minuti di tempo. Per tanto era difficile per le persone sorridere continuamente, soprattutto perché per eseguire un ritratto, la persona doveva rimanere immobile per tutto quel tempo e chiaramente era molto più facile avere un’espressione normale invece che sorridere continuamente. Gli esperti affermano inoltre, che la ragione profonda della mancanza di sorrisi all’inizio è che la fotografia ha preso spunto da abitudini preesistenti nella pittura, una forma d’arte in cui molti hanno trovato espressioni facciali felici sgradevoli e inadatte alla ritrattistica.
Mentre questi problemi potrebbero aver impedito ad alcune persone di sorridere, la vera ragione della serietà è che la maggior parte delle persone credeva che le avrebbe fatte sembrare ridicole. La maggior parte delle persone semplicemente non voleva essere immortalata con uno sciocco sorriso stampato in faccia. Inoltre una foto costava un sacco di soldi e nessuno voleva che fosse considerata brutta per via del sorriso. Le foto dovevano essere serie e non divertenti o effimere. Esplicativa la una citazione di Mark Twain: “Credo che la fotografia sia il documento più importante e non c’è niente di peggio di lasciare alla posterità uno stupido sorriso catturato e fissato per sempre nel tempo”.
Alcune delle prime fotografie di persone che sorridono mostrano l’importanza del contesto nel determinare l’espressione sul viso del soggetto. Una foto di due ufficiali nella guerra messicano-americana del 1847 ne mostra uno sorridente, e un’immagine di giocatori di poker del 1853 ritrae un uomo sorridente e uno concentrato sulle sue carte.
Con il passare del tempo, scattare foto è diventato alla portata di tutti e così le espressioni facciali nelle immagini si sono diversificate. In altre parole, ciò che probabilmente ha cambiato maggiormente quelle espressioni formali è stata l’ascesa della fotografia istantanea.
Le norme della fotografia amatoriale spontanea hanno iniziato a trasformarsi in un’immagine più formale quando le persone hanno sviluppato nuove aspettative su come volevano essere viste. Col passare del tempo, fotografia e pittura hanno iniziato a interagire, cercando di sfruttare l’altra. I pittori hanno cercato di imitare la chiarezza e la spontaneità delle fotografie ei fotografi hanno voluto evocare l’arte della pittura raffinata. Così le società si sono sviluppate, gli anni sono passati e il mondo ha cominciato a sorridere sempre di più nelle fotografie.
Curiosità dal mondo della fotografia:
- Il primo telefono con fotocamera è stato il modello Sharp ed è stato lanciato in Giappone nel novembre 2000;
- La fotocamera più costosa della storia è stata la Leica 1923 O-Series, venduta all’asta per $ 2.790.000;
- Negli anni ’70, in tutto il mondo, Kodak possedeva il 90% delle vendite di pellicole fotografiche.