Le corna dei rinoceronti si sono progressivamente ridotte in tutte le specie soprattutto nell’ultimo secolo, e la caccia potrebbe essere la causa di questo fenomeno, secondo uno studio recentemente pubblicato dai ricercatori dell’Università di Cambridge in Gran Bretagna, informa l’agenzia DPA e il sito web di Phys science.org.
Le corna dei rinoceronti sempre più piccole
Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista People And Nature, si basa su un’analisi delle fotografie dei rinoceronti scattate negli ultimi 140 anni, e si nota che le dimensioni delle corna, in relazione alla lunghezza del corpo, sono diminuite. Secondo i ricercatori dell’Università di Cambridge, le corna dei rinoceronti vengono considerate un investimento finanziario e, per questo motivo, gli animali vengono spesso uccisi per diventare trofei di caccia.
Inoltre vengono utilizzate anche nella medicina tradizionale cinese e vietnamita, e questa pressione sta riducendo generazione dopo generazione le loro dimensioni. I ricercatori britannici ritengono che la caccia ai rinoceronti con le corna più grandi abbia fatto sopravvivere solo esemplari dalle piccole corna. Questi animali trasmettono così alle generazioni future i loro tratti morfologici associati a corna più piccole.
“Nel caso dei rinoceronti, la gente ha sempre voluto il corno più grande e siamo lieti di aver scoperto nelle fotografie le prove che i corni di rinoceronte si sono ridotti nel tempo”, ha detto Oscar Wilson, dell’Università di Helsinki, in Finlandia, aggiungendo che i corni più grandi portano più soldi ai bracconieri moderni.
Studio condotto da ricercatori e le fotografie come prova
I ricercatori hanno fatto la scoperta esaminando opere d’arte e fotografie di rinoceronti conservate dal Rhino Resource Center di Utrecht, nei Paesi Bassi. Il team si è concentrato su 80 immagini in cui i rinoceronti sono stati fotografati lateralmente tra il 1886 e il 2018. Quindi hanno potuto calcolare la lunghezza del corno in relazione a quella del corpo dell’animale prima di fare una media di questi valori e calcolare la differenza rispetto al rapporto visto per ogni singola immagine.
Le foto presenti nel portale online Rhino Resource Centre, prendono di mira tutte e cinque le specie sopravvissute: i risultati mostrano che in relazione alla lunghezza del loro corpo, i rinoceronti bianchi e neri avevano le corna più lunghe, mentre i rinoceronti di Sumatra avevano le corna più corte. Tuttavia, per tutte e cinque le specie di rinoceronte, la lunghezza relativa del corno è diminuita nel tempo.
I ricercatori hanno analizzato le immagini di quei rinoceronti uccisi dai cacciatori, tra cui una foto del 1911 di Theodore Roosevelt che mostra l’ex presidente degli Stati Uniti in piedi accanto ad un rinoceronte nero che aveva appena ucciso.
“La caccia preferenziale di individui con corna o zanne più grandi ha portato alla sopravvivenza e alla riproduzione di più individui con tratti più piccoli e alla trasmissione di questi tratti alle generazioni future, con conseguente cambiamento evolutivo”, scrivono i ricercatori sulla rivista People and Nature.
I rinoceronti sono specie minacciate e meno di 30.000 esemplari vivono ancora oggi in natura. All’inizio del XX secolo, più di 500.000 rinoceronti vivevano in tutto il mondo. Tre specie di queste creature il rinoceronte nero, il rinoceronte di Giava e il rinoceronte di Sumatra, sono state incluse nella lista delle specie in pericolo critico. Una tendenza simile è stata registrata in animali come elefanti sottolinea The Guardian.
Anche questi animali così come i rinoceronti vengono cacciati per le loro zanne d’avorio. Il problema, per gli elefanti come per i rinoceronti, è che le zanne e corna non sono delle decorazioni ma hanno uno scopo evolutivo: più queste diventano piccole e meno saranno funzionali creando così dei guai agli animali che si troveranno in difficoltà a difendersi dai predatori.