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domenica, Settembre 8, 2024

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Perchè le cicatrici sono indelebili?

Che si tratti di segni lasciati da acne, patologie, o la conseguenza di lesioni accidentali, o i risultati di un intervento chirurgico… Vederle ogni giorno e doverci convivere può essere difficile, soprattutto se si trovano sul viso o in luoghi visibili del corpo. Un sondaggio condotto da “Journal of Plastic, Reconstructive & Aesthetic Surgery” riporta che la maggior parte delle persone con una cicatrice, se ne vergogna. Sì, perché se queste ferite, un tempo, erano il ricordo di un’esperienza o di un’avventura, ora rappresentano (per gli uomini, ma soprattutto per le donne) un fattore di disagio estetico. Motivo per cui, aumentano sempre di più le richieste per trattamenti di eliminazione o copertura di cicatrici. Ma la curiosità di oggi è… Perchè le cicatrici sono indelebili?

L’organismo, riparando una ferita cutanea (con o senza perdita di tessuto), non riproduce esattamente le caratteristiche precedenti della pelle, ma genera un nuovo tessuto di “riparazione”. Il tessuto cicatriziale è più ricco di fibre e collagene rispetto alla pelle normale e ha un aspetto diverso che dura, almeno in parte, per tutta la vita.

Cos’è una cicatrice? E come si forma?

La cicatrice è la conseguenza di una lesione patologica o di un trauma che non si è fermato agli strati superficiali della pelle, ma ha raggiunto la sua parte profonda: il derma. Il corpo deve ovviamente reagire a questa “emergenza” e lo fa, con l’intervento di cellule specifiche e fibre di collagene che riparano rapidamente la ferita, per evitare che eventuali agenti patogeni approfittino della “porta aperta”, lasciata dalla ferita e causare infezioni.

Tale ricostruzione improvvisa della pelle, si verifica in modo diverso dalla normale rigenerazione cutanea. Ecco perché, la parte riparata, avrà un aspetto diverso della pelle circostante; ad esempio un ispessimento o una cavità, o uno strato di pelle molto più lucido o di colore differente.

La classificazione classica prevede tre tipi:

  • Da acne o atrofica
    In caso di una situazione acneica piuttosto grave, possono risiedere sul viso piccole aree scavate (fori), in cui il tessuto di “riparazione” non è riuscito a livellare completamente l’area danneggiata. In altre parole, le fibre di collagene non possono riempire l’area della lesione. Possono rimanere in uno stato simile, anche in caso di varicella.
  • Cheloide
    Si tratta di una vera e propria neoformazione, spessa, arrossata, che dà spesso prurito, e talvolta dolorosa. Trova la sua origine in una cicatrice iniziale, ma si sviluppa oltre i limiti della cicatrice stessa, e sarà quindi oltremisura brutta da vedere e in molti casi “bozzoluta”.
  • Ipertrofica
    Può essere molto evidente, dura e rossastra, ma non così esagerata ed evidente come la cheloide. Questo perché non si dilata e tende a rimanere nell’area della ferita. Alcune cicatrici chirurgiche, possono rientrare in questa categoria.
Esempio di cicatrice cheloide

Come sbarazzarsi delle cicatrici

Le cicatrici cheloidi e ipertrofiche, possono essere migliorate con trattamenti medici e chirurgici. Prima di ricorrere ad un vero e proprio intervento chirurgico, infatti, si tenta con tutti gli altri trattamenti medici possibili, volti a migliorare l’aspetto della cicatrice.
Prima di ricorrere a un’operazione di revisione della cicatrice, è necessario attendere circa un anno dall’evento traumatico che lo ha causato, poiché la cicatrice subisce molte trasformazioni prima di acquisire un aspetto definitivo.

Trattamenti medici

  • Massaggio intensivo quotidiano;
  • Compressione continua (se possibile);
  • Occlusione con fogli di gel di silicone o unguento con gel di silicone;
  • Iniezioni di cortisone;
  • Dermabrasione;
  • Trattamenti laser;
  • Trattamenti a basse dosi di radiazioni.

Trattamenti chirurgici

  • Escissione intralesionale;
  • Escissione completa.

La scelta del tipo di intervento dipende fortemente dal tipo di cicatrice da trattare ed è, naturalmente, determinata dal medico:

Per la cicatrice di tipo “cheloide”: viene utilizzata la cosiddetta escissione “intralesionale”. Seguendo questa tecnica, si è visto che la probabilità, sempre elevata, di riformare una cicatrice cheloide della stessa dimensione, è ridotta.

Per la cicatrice “ipertrofica”: Escissione completa. Tuttavia, anche in questo caso, c’è una grande possibilità che si riformi una cicatrice di scarsa qualità. Questo perché le caratteristiche soggettive della pelle del paziente, sono l’elemento determinante nella comparsa di cicatrici patologiche.

Grazie per aver letto con noi “Perchè le cicatrici sono indelebili?”

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