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venerdì, Novembre 22, 2024

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Perché le api muoiono dopo aver punto?

Le api sono insetti impollinatori che pungono solamente per difendere sé stesse o il proprio nido. È una leggenda molto diffusa che se un’ape ti punge, l’insetto morirà. Ma questa storia, presentata alla maggior parte di noi durante l’infanzia, sarà vera? Bisogna precisare che nel mondo esistono circa 20.000 specie di api e non tutte pungono. Esiste un gruppo di api chiamate api senza pungiglione (tribù Meliponini), così come api mellifere (famiglia Andrenidae), che hanno punture.

Cosa succede realmente quando un’ape ti punge?

apeNessuno può dire che l’ape sia un essere aggressivo, anche se la sua puntura provoca dolore o varie altre reazioni: rossore, prurito, gonfiore, bruciore, ecc. L‘ape attacca solo quando si sente minacciata, ed è l’ape femmina, da sola, che punge sul bordo dell’alveare, per difendere il proprio territorio.

La domanda che merita attenzione è perché l’ape muore dopo aver punto qualcuno e se può, in alcuni casi, sopravvivere? Le risposte fornite dagli specialisti del settore sono legate all’ago delle api. Situato all’estremità dell’addome, questo ago non è liscio, ma ricorda un arpione, facilitando l’ingresso in profondità nel corpo, ma allo stesso tempo impedendone l’uscita. Quando un’ape punge un mammifero, il suo pungiglione spinato penetra la pelle per iniettare veleno, dove viene bloccato. Tale separazione non fa sopravvivere l’ape che lo lascia insieme a parte del tratto digerente, muscoli e nervi. Questo massiccio trauma addominale porta alla morte dell’ape in poche ore o, al massimo, pochi giorni.

D’altra parte però se un’ape che punge un altro insetto, e il cui ago non è trattenuto da questo corpo estraneo, non è più condannata a morte allo stesso modo. In un certo senso è il nostro corpo, come quello di tutti i mammiferi, a provocare la morte dell’ape trattenendo l’ago, la cui forma ad arpione/uncino le permette di incastrarsi nella pelle.

Bisogna ricordare che a pungere sono solamente le api femmine, il maschio è privo di ago. In questo modo le api femmine tendono ad essere molto più numerose delle loro controparti maschili. Secondo uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista PLOS One, la popolazione media di api ha un rapporto di circa 5 a 1 tra femmine e maschi.

Perché le vespe a differenza delle api non muoiono dopo ave punto?

A differenza delle api, le vespe quando pungono, possono estrarre fuori il pungiglione e volare via, oppure pungere più volte consecutivamente, iniettando così ogni volta una piccola quantità di veleno, mentre un’ape punge solo una volta iniettando l’intera dose di veleno disponibile. Questo fattore è dovuto al loro ago, che a differenza di quello delle api è liscio. Tuttavia però, nel caso delle vespe giacche gialle, del genere Vespula maculifrons, si presenta un meccanismo del pungiglione simile a quello delle api.

Cosa fare in caso di puntura d’ape?

Le punture di api non sono fatali. Diventano fatali oltre 200 punture a causa dell’eccessivo accumulo di velenoL’importante è non farsi prendere dal panico e mantenere la calma. Se sei vicino a un alveare, dovrai ovviamente allontanarti da esso. Non è necessario strofinare il punto in cui sei stato punto, per evitare che il veleno si diffonda in tutto il corpo, quindi metti del ghiaccio in un panno per 10 minuti (allevia il dolore). Inoltre il pungiglione e i suoi annessi devono essere estratti il prima possibile, poiché la quantità di veleno emessa è direttamente proporzionale al tempo di permanenza di quest’arma appuntita nella ferita. 

Tuttavia, le punture delle vespe invece possono essere pericolose in alcune situazioni. Secondo Romedic, il caso più grave è quello in cui si verifica una reazione allergica al veleno, chiamata anafilassi. Chiaramente in questo caso è necessaria la presenza di un medico.puntura dell'ape

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