Il cuore è essenziale per la sopravvivenza umana, pompando il nostro sangue e aiutando a far circolare l’ossigeno nel nostro corpo. Il simbolo dell’amore è associato al cuore ed essenziale per la cultura popolare. Nel folklore europeo il cuore viene disegnato in una forma stilizzata, solitamente di colore rosso per indicare sia sangue sia, in molte culture, la passione. La forma è lontanamente simile al cuore umano, ma com’è arrivato questo simbolo a rappresentare l’amore?
Simbolo dell’amore
Forse vi sarete chiesti molte volte perché l’organo al centro del petto simboleggia ciò che proviamo in amore, ma anche come quel disegno sia diventato la rappresentazione del cuore dato che non assomiglia affatto al cuore stesso. Iniziamo con l’idea della sensazione fisica di “amore”.
“Tutti possono descrivere il momento in cui i loro cuori battono perché hanno visto il loro prescelto, proprio come tutti possono descrivere un periodo di intenso dolore quando l’amore della loro vita si è sgretolato. Vedi l’amore della tua vita, e il tuo cuore inizia a lottare e pompare, dicendoti: Oh! Questo è il mio cuore! Mi dice che sono innamorato!” dice il dottor Karol Watson, professore di medicina e cardiologia presso l’Università della California, Los Angeles.
Mentre osserviamo questi sentimenti di attrazione nel cuore e forse in altre parti del nostro corpo come per esempio lo stomaco, altro organo associato all’amore per via delle famosissime farfalle nello stomaco, il vero amore effettivamente inizia nel cervello, difatti c’è una connessione molto forte tra il cuore e il cervello. Ma il cuore è legato a tantissimi tipi di sentimenti, proprio per il suo battito accelerato, facilmente riconoscibile, è l’unico organo che riusciamo a percepire in maniera chiara ed immediata. All’altra estremità della relazione, quando i sentimenti vengono feriti invece, il cuore è ferito, il che fa sembrare un “cuore spezzato”.
“La sindrome del cuore spezzato, ha un termine tecnico, cardiopatia di tako-tsubo, causata da qualcosa di emotivo, come la morte di un bambino o la perdita di una persona a noi molto cara.”, ha spiegato Watson.
In altre parole, un cuore spezzato può letteralmente spezzarsi. Quindi la connessione tra cuore e amore è forte.
Origine del simbolo del cuore
Gli studiosi discutono ancora sulla sua origine. Una possibile spiegazione risale agli antichi greci e romani, che usavano lo stesso simbolo. A quel tempo, una pianta rara chiamata silfio, ora considerata estinta, veniva usata come afrodisiaco e come metodo di controllo delle nascite. I suoi semi sembravano molto simili alla forma del cuore che conosciamo oggi. Spesso viene descritta come una specie di “finocchio gigante”.
La forma è stata anche attribuita ai primi disegni anatomici del cuore da antichi filosofi come Aristotele e scienziati medievali. A partire dalla fine del XVII secolo, la Chiesa cattolica diede una svolta religiosa all’immagine quando Santa Margherita Maria Alacoque ebbe la visione di un cuore circondato da spine. Questa visione divenne nota come il Sacro Cuore di Gesù, un simbolo di amore e devozione.
La prima immagine del cuore rappresenta l’amore
La prima rappresentazione scritta del cuore umano in un contesto metaforico si trova in un manoscritto francese del XIII secolo, di un certo Thibaut. In “Roman de la poire“ viene descritto l’inizio dell’amore e un uomo inginocchiato che porge alla damigella il cuore dell’amante. Il cuore aveva la forma di pigna descritta dai medici medievali, ma la posizione del pollice dell’amante lo fa apparire indentato sul fondo.
All’inizio del XIV secolo, un altro cuore di conifere a forma di cono compare in un dipinto della Cappella degli Scrovegni, a Padova, firmato da Giotto de Bondone. Nel capolavoro, il cuore è ricevuto da Gesù Cristo stesso.
Dolcemente, delicatamente, il simbolo del cuore è stato adottato e ha raggiunto la forma che tutti noi disegniamo oggi. Questo è uno dei segni convenzionali più duraturi della storia, allo stesso tempo, il simbolo è riconosciuto in tutto il mondo.