Il torneo di tennis più antico e prestigioso del mondo è Wimbledon. La prima edizione del torneo di Wimbledon ebbe luogo nel 1877. Il codice di abbigliamento di Wimbledon è uno dei più famosi nello sport. Le regole, che impongono ai giocatori di vestirsi “quasi interamente di bianco”, sono così rigide che l’arbitro può costringere i giocatori a cambiarsi sotto minaccia di squalifica. Il bianco sarebbe gradito anche al di fuori, nei momenti di relax tra le mura dell’elegantissimo circolo. Ma da cosa è dovuta questa regola?
Wimbledon e la sua storia
Si ritiene che la regola abbia avuto origine nel 1800, quando il tennis era uno sport elegante praticato principalmente nelle riunioni sociali, soprattutto dalle donne. Le macchie di sudore sugli indumenti colorati erano considerate “inappropriate”, quindi venne adottata la pratica di indossare abiti prevalentemente bianchi per evitare momenti imbarazzanti, il bianco era il colore che distingueva l’alta borghesia e si differenziava dalle altre classi sociali. L’All England Club, sede di Wimbledon, fu fondato nel 1868 (originariamente come All England Croquet Club) e introdusse il Lawn Tennis nel 1875.
Alla fine del 1900 il tennis era visto come uno sport per le classi alte della società, praticato solo dalla borghesia. Per circa sessant’anni, indossare l’equipaggiamento bianco è stata solo una tradizione a Wimbledon, ma a partire dal 1963 divenne un obbligo previsto dalle regole del torneo dello Slam , una regola scritta, codificata nel decalogo presente ancora oggi nel sito ufficiale.
Inizialmente doveva essere solamente un “prevalentemente bianco”, poi nel 1995 è diventato “quasi tutto bianco” e nel 2014 l’ordine del Grande Slam d’Inghilterra ha irrigidito la regola: il bianco doveva comprendere anche suole delle scarpe, reggiseni, fasce e polsini. Vale la stessa cosa anche per i cappellini e i loghi degli sponsor. Pertanto, secondo il regolamento, i tennisti non possono nemmeno indossare biancheria intima di colore diverso.
Le lamentele dei giocatori
Negli ultimi tempi sempre più giocatori del circuito, sia donne che uomini, si sono lamentati della rigidità delle regole in Gran Bretagna, ma gli organizzatori non hanno voluto nemmeno sentir parlare di possibili modifiche.
Nel 2013, all’ex campione di Wimbledon Roger Federer gli è stato detto che non aveva il diritto di indossare scarpe da ginnastica con la suola arancione. Le scarpe sportive con suole colorate erano considerate una violazione del codice di abbigliamento dell’All England Club. Nel 2002, Anna Kurnikova ha dovuto sostituire i suoi pantaloncini neri con un paio di pantaloni bianchi presi in prestito. Andre Agassi ha rifiutato di competere a Wimbledon nei primi anni della sua carriera a causa delle restrizioni sul codice di abbigliamento.
Il più giovane campione di Wimbledon della storia
Il tedesco Boris Becker è stato il più giovane campione della storia a Wimbledon. L’atleta ha vinto il campionato di Wimbledon nel 1985 all’età di soli 17 anni e 227 giorni. La più giovane campionessa femminile di singolare a Wimbledon è la britannica Charlotte Dod, che vinse il campionato nel 1887 all’età di 15 anni e 285 giorni. Lo svizzero Roger Federer è l’uomo con il maggior numero di titoli a Wimbledon, otto in totale.