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domenica, Settembre 8, 2024

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Perché dimentichiamo ciò che sogniamo?

Passiamo circa un terzo della nostra vita dormendo. Ogni notte sogniamo, ma solitamente quando ci svegliamo, non ricordiamo i dettagli dei nostri sogni. Ricordiamo solamente quelli di grande impatto come sognare di perdere capelli o incubi simili. Ma perché dimentichiamo ciò che sogniamo così in fretta? Vediamo cosa succede nel nostro cervello quando sogniamo.

La chiave è nella fase REM

sogniamoI sogni sono una serie di pensieri, immagini e sentimenti che appaiono nella nostra coscienza mentre dormiamo, si verificano quando alcune aree del cervello vengono attivate attraverso una serie di schemi elettrici e attività chimiche. Esistono diverse teorie sulla funzionalità dei sogni, tuttavia, la principale è che i sogni sono direttamente correlati ai processi di consolidamento della memoria. Secondo gli scienziati, quando dormiamo il cervello riattiva nuove conoscenze e ricordi nei sogni per riorganizzarli.

Al momento la teoria più diffusa e accettata tra la comunità scientifica è la seguente: ogni notte sogniamo almeno quattro o cinque volte nelle cosiddette fasi REM e non ricordiamo i sogni perché quando sogniamo siamo proprio in questa fase. Questa è una delle fasi del sonno, in cui il cervello emette onde che ostacolano l’elaborazione delle informazioni. Pertanto, siamo in grado di ricordare leggermente ciò che sogniamo, ma non possiamo farlo con completa precisione.

Il passaggio alla veglia

La prima fase del sonno dura solo una decina di minuti ed è una fase in cui si passa dalla veglia al sonno. Per quanto riguarda il secondo stadio è quello chiamato “sonno leggero”. Questo ha a che fare con il fatto che ci sono momenti di calma e altri di grande attività cerebrale. Durante questa fase può esserci un calo della frequenza cardiaca, che può portare il nostro cervello a segnalare al nostro corpo di riattivarsi. Questo è legato a quella sensazione tipica del sogno che cadiamo e che innesca quel violento richiamo all’attenzione per verificare la connessione con il corpo.

svegliarsiLa terza fase è quella che si verifica dalla transizione al quarto, che è il cosiddetto “sonno lento”. Questa fase è il sonno profondo perché costa molto svegliarsi in esso. Di solito dura circa 20 minuti e, a seconda della sua qualità, abbiamo la sensazione di aver riposato durante la notte o meno. Infine, entriamo nella fase REM. È così chiamata perché questo acronimo sta per Rapid eye movement. Proprio in questa fase si verificano i sogni.

Va notato che l’area dell’organo cerebrale legata ai sogni è esattamente la stessa della zona cognitiva. Un modello durante la fase REM del sonno, che corrisponde alla memoria dei sogni, è stato verificato mediante elettroencefalogramma. Per avere un ricordo, la prima cosa che dobbiamo fare è formarlo nell’ippocampo. Quindi spostarlo in altre aree del cervello. Durante il sonno la zona dell’ippocampo, nella quale si creano i ricordi, non è collegata con la corteccia prefrontale, in cui si trova la memoria da cui potremo ripescare i sogni al risveglio.

Come possiamo ricordare i nostri sogni?

Esistono alcuni modi che possono aiutarci a ricordare i sogni. Per esempio possiamo tenere un diario per aiutarci nel processo di ricordare i sogni. Nello specifico, se teniamo un quaderno e una penna accanto al letto, avremo la possibilità di annotare elementi del sogno subito dopo il risveglio. Le note scritte possono aiutarci a mantenere il sogno nella memoria e pensare al suo significato. Possiamo fare un programma di sonno. Andare a letto alla stessa ora ogni giorno ci aiuterà a migliorare le qualità del sonno e, in seguito, il nostro corpo inizierà a svegliarsi immediatamente dopo la fase REM. In questo caso, sarà molto più facile ricordare i tuoi sogni.dormire

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