Davanti alla televisione mangiamo di più specialmente perché nella maggior parte delle case il televisore è presente in cucina, oppure in salone di fronte al tavolo dove la famiglia si riunisce a pranzo e cena. Non è insolito, inoltre, consumare il pasto durante la pausa pranzo rimanendo seduti alla postazione di lavoro per non “perdere tempo” e poter continuare così a lavorare. I nutrizionisti consigliano di non mangiare mai guardando la televisione oppure lo schermo del computer o addirittura quello del cellulare perché in questo modo si finisce sempre per mangiare più del necessario.
Scientificamente provato che davanti alla televisione mangiamo di più
Si discute molto su cosa dovremmo mangiare e meno su come mangiamo. Le abitudini alimentari sono cambiate negli ultimi 50 anni, i pasti in famiglia in cui l’unica cosa che distrae dal mangiare è la conversazione sono obsoleti. Secondo un sondaggio d’opinione condotto da CBS News , sebbene oltre il 70% delle famiglie americane pranzi insieme, spesso lo fa accompagnato da televisione, computer, telefono, giornali, ecc. (33% di tutte le famiglie intervistate).
Guardare la TV o fare altre attività che non hanno nulla a che fare con il pasto ti distraggono da quello che stai facendo e ti impediscono di goderti il pasto. Secondo uno studio della School of Psychology dell’Università di Birmingham, mangiando davanti alla televisione assumiamo più calorie del necessario prima che il cervello faccia in tempo a trasmettere il segnale “Sono sazio“, passano circa 20 minuti.
Tuttavia, il multitasking durante il pasto, sia che si parli di guardare la TV o di leggere un libro, è sconsigliato. Gli specialisti affermano che quando mangiamo, bisogna farlo in modo consapevole e prestare attenzione a ogni boccone. Secondo gli studi, di Science direct, mangiare davanti alla TV aumenta la frequenza dei pasti: mangiamo più spesso quando lo facciamo davanti alla TV e questo è un grande rischio per quanto riguarda l’obesità, soprattutto nei bambini. Una meta-analisi di 24 studi condotti da un gruppo di ricercatori britannici ha scoperto che queste persone possono mangiare il 25% in più.
“Alcuni studi lo hanno dimostrato prima, ma tutte le prove non sono mai state raccolte”, ha spiegato il dottor Eric Robinson dell’Università di Liverpool, autore dello studio.
Una questione di memoria e concentrazione
Oltre al fatto che mangiamo di più quando siamo distratti, gli esperti sottolineano che è meno probabile che ricordiamo quanto abbiamo mangiato. Lo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha classificato le persone in due categorie: “attenti”, persone che mangiano tranquillamente e prestano attenzione a ciò che consumano, e “distratte”, praticamente l’opposto. Chi è distratto non è molto attento a ciò che mangia e non è consapevole della quantità totale consumata.
“Sebbene abbiamo la sensazione che prendiamo facilmente decisioni su cosa e quanto mangiamo, queste decisioni sono, in effetti, molto complesse e possono essere modificate molto facilmente”, ha commentato la dott.ssa Suzanne Higgs, psicologa e coautrice dello studio presso l’Università di Birmingham.
Gli scienziati hanno analizzato la letteratura scientifica e identificato 24 studi condotti tra il 1997 e il 2011 in cui sono state manipolate attenzione, memoria e consapevolezza dell’atto del mangiare. Tutti questi studi sono stati attentamente controllati e monitorati, ma ognuno di essi ha utilizzato metodi diversi per manipolare l’attenzione dei partecipanti.
In media, i mangiatori senza cervello consumavano il 10% in più di cibo. Allo stesso tempo, al pasto successivo, il consumo aumentava al 25% in più. Al contrario, coloro che ricordavano esattamente quanto avevano mangiato in un pasto precedente, consumavano il 10% in meno in un pasto successivo. I ricercatori affermano che i risultati mostrano che le persone che vogliono perdere peso dovrebbero stare molto più attente al cibo che mangiano, sottolineando che questo metodo richiede molto meno sforzo rispetto al conteggio delle calorie.