Il calcio è uno degli sport preferiti dagli italiani: una volta che l’arbitro fischia il calcio d’inizio, nulla può impedire a un fan di seguire la sua squadra. Tuttavia, questo amore per il calcio, non si manifesta in modo uguale in tutte le parti del mondo. Soprattutto negli Stati Uniti, dove non solo è uno sport non seguito, ma proprio non amato. Ma perché agli americani non piace il calcio? Ci sono studi scientifici che sono stati condotti in questo senso, per studiare il motivo per cui gli americani non amano il calcio… Scopriamo insieme quali sono.
Prima di tutto, gli americani hanno il culto del baseball e del basket. Vale a dire, sport che nel 99% della loro espressione, vengono eseguiti utilizzando gli arti superiori.
Il calcio è quindi considerato inferiore, perché giocando solo con gli arti inferiori, non consentirebbe di svolgere un’attività motoria completa. Non è così, ad esempio, per quasi tutti gli altri sport: dalla pallavolo al golf, dal basket al baseball.
Seguendo il concetto di istinto, la mano è il simbolo della creatività, a differenza del piede. Tenendo conto delle differenze tra gli sport, si può affermare che i fan di altri sport, che non siano il calcio, liberano più facilmente adrenalina. In effetti, fare un punto (che si tratti di tennis, pallavolo o basket), è molto più facile da raggiungere di un obiettivo che, forse, non arriva per 90 minuti.
Questo non fa altro che aumentare spropositamente l’adrenalina dello spettatore, e non fa bene al suo organismo.
La dinamica penalizzante del calcio
Gli americani sono un popolo laborioso, produttivo ai massimi livelli. Da noi, per una partita importante, le attività terminano in quel momento o per quella particolare serata… Per loro, un tale evento è impossibile persino immaginarlo.
Sembra, tra l’altro, che l’attesa stessa dell’evento calcistico, provochi inerzia e inefficienza per tutto il giorno.
Volendo approfondire i diversi aspetti negativi collaterali che il calcio implica, ci sono anche atteggiamenti che non sono sempre corretti e in molti casi, anche estremi. Ad esempio, scene di violenza e tensioni che si creano settimana dopo settimana e che sono alimentate anche da numerosi giornali sportivi.
Questo e altri danni collaterali stanno facendo crollare il PIL. Attualmente, l’Europa, sarebbe molto più competitiva se ci fosse meno “interesse” da parte di tutti.
Non bisogna sottovalutare l’influenza dei media: negli Stati Uniti i giornalisti, anche sportivi, non sognerebbero mai di alimentare la pubblicità di un solo sport. Gli Stati Uniti non sono interessati a nessun investimento nel calcio e questo è più che evidente.
La minoranza
C’è una piccola parte del paese, però, che segue le loro squadre, ma rimarrà sempre uno sport marginale. Da diversi anni, c’è un piccolo aumento di interesse, ma senza mai correre il rischio di “ammalarsi di calcio”, nonostante il grande movimento di denaro e interessi.
Per quanto riguarda la questione degli sponsor, è essenziale per loro essere presenti a uno spettacolo sportivo. Nel calcio è praticamente impossibile, perché non c’è “time-out” (time-out).
Analizzando il loro sport principale, il football americano, possiamo considerare un altro motivo per cui snobbano il calcio… Nel football americano c’è la conquista, la lotta, l’aggressività, capace di vincere. Nel calcio, invece, c’è l’aspetto difensivo, la ricerca della conservazione per non far prevalere. Come se fosse simbolico, non voler progredire.