Chiunque abbia preso in mano una bottiglia di vino ha sicuramente notato una delle sue caratteristiche più distintive: la grande rientranza sul fondo. Secondo Wine Spectator, la rientranza sul fondo delle bottiglie di vino è in realtà chiamata deck. Prima della rivoluzione industriale, tutte le bottiglie di vino venivano fatte a mano dai soffiatori di vetro e queste rientranze venivano aggiunte per garantire la loro stabilità.
Perché le bottiglie di vino hanno una rientranza alla base?
La forma a campana del fondo delle bottiglie di vetro è stata oggetto di numerosi studi. In passato, quando le bottiglie venivano prodotte artigianalmente con la tecnica della soffiatura del vetro, la base della bottiglia assumeva una forma tondeggiante che rendeva impossibile l’equilibrio delle bottiglie stesse. Proprio per questo motivo si pensò di spingere il fondo all’interno della bottiglia, quando il vetro era ancora lavorabile. Così facendo si garantiva la stabilità della bottiglia. Ad oggi, la maggior parte delle bottiglie di vino vengono realizzate dalle macchine e sarebbero molto più facili da produrre con una base uniforme.
Le funzionalità del “fondo a campana”
- Permette ai sedimenti del vino, prodotti naturalmente durante la fermentazione, di depositarsi sul fondo della bottiglia evitandone la dispersione. Il fatto che la bottiglia abbia quella forma alla base permette ai sedimenti, quei materiali solidi che si depositano sul fondo dell’ampolla quando un vino invecchia, di rimanere solo nel cerchio esterno, in questo modo, è molto più facile che nessuno dei fondi passi nel bicchiere quando il vino viene servito;
- Nei vini spumanti, frizzanti e nello Champagne il fondo è maggiormente accentuato per garantire una maggiore resistenza della bottiglia sia nei confronti di urti esterni sia nei confronti della pressione dei gas presenti all’interno. Se il fondo della bottiglia fosse piatto e non presentasse quella convessità, ci sarebbe un alto rischio di esplosione a causa della pressione che si crea all’interno;
- La forma concava, inoltre, rende anche più facile afferrare la bottiglia per servire il vino con l’eleganza; infilando il pollice nella concavità si evita anche di riscaldare la bottiglia e in caso si deve praticare il tradizionale “sabrage”, la tecnica che consiste nell’apertura della bottiglia con la sciabola, quest’ultima va afferrata necessariamente alla base.
Curiosità sulle bottiglie di vino:
- Lo Champagne francese Louis Roederer di tipo “Cristal”, creato per lo zar Alessandro II di Russia nel 1876, a differenza delle altre bottiglie, ha il fondo piatto ed è trasparente. Lo zar temeva che nel fondo a campana della bottiglia o al suo interno qualcuno potesse nascondere una bomba e ucciderlo;
- Le bottiglie di vino vengono conservate orizzontalmente per un motivo ben preciso. I tappi delle bottiglie sono realizzati in sughero, e nel tempo possono seccarsi e ridursi di dimensioni, permettendo così all’aria di entrare nella bottiglia influenzando la qualità del vino. È importante, quindi, che il vino tocchi il tappo;
- Il vino è ben conservato ad una temperatura compresa tra 7 e 18 gradi Celsius, più vicino al livello inferiore per i vini bianchi e rosati e più vicino al livello più alto per i vini rossi. L’ideale è, tuttavia, che non superi i 13 gradi Celsius. Per quanto riguarda l’umidità, gli enologi raccomandano un valore del 70%. Tuttavia, un valore compreso tra il 50% e l’80% è accettato;
- Il vino spumante può provenire da qualsiasi luogo, ma il vero champagne proviene solo dalla regione dello Champagne, nel nord-est della Francia. La regione ha un terreno calcareo e acido, il che significa che la vite deve fare un doppio sforzo per estrarre i nutrienti di cui ha bisogno. È anche il luogo più settentrionale dove la vite può crescere, e per questo il frutto impiega più tempo a maturare;