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venerdì, Novembre 22, 2024

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Il miele riscaldato è tossico?

Il miele è estremamente salutare per il nostro organismo ed è il dolcificante più antico che conosciamo. Molte persone lo consumano soprattutto nella stagione invernale per rafforzare l’immunità. Alcuni sostengono che il miele riscaldato sia tossico per l’organismo umano. Dovremmo quindi rinunciare ad aggiungere il miele alle nostre tisane o nelle nostre ricette? Certo che no!

Come è nata l’idea che il miele riscaldato sia tossico?

Si scopre che il motore principale per promuovere l’idea che il miele riscaldato sia tossico è un sistema di medicina alternativa indiana, chiamato Maharishi Ayurveda. Secondo questa teoria: a temperature superiori ai 42 gradi Celsius, la struttura molecolare con proprietà curative del miele cambia irrevocabilmente, rendendo il miele dannoso per il nostro organismo a lungo andare. Ovviamente la medicina alternativa non interferisce con gli studi clinici, con il metodo scientifico in generale, quando stabilisce i suoi principi.

Cosa sappiamo del miele riscaldato

Una sostanza chiamata 5-idrossimetilfurfurale (HMF) si forma quando si verifica la disidratazione di alcuni zuccheri, specialmente del fruttosio. Questa sostanza è invocata come la ragione principale della tossicità del miele.

L’HMF si forma soprattutto quando il miele è vecchio o quando viene riscaldato ad alte temperature. Ma questa sostanza si trova in numerosi altri alimenti e si produce tramite il risaldamento di alcuni alimenti che contengono zuccheri (come la preparazione della marmellata), il miele non fa eccezione.

L’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (Bundesinstitut für Risikobewertung, abbreviato in BfR) è giunto alla conclusione che il 5-HMF non rappresenta un rischio per la salute degli esseri umani. In quanto non conterrebbe un potenziale tossico pronunciato, né gli studi eseguiti avrebbero dimostrato un effetto cancerogeno.

Una grande percentuale di miele che troviamo in commercio è già stato risaldato. Alcune aziende, pastorizzano il miele (lo riscaldano rapidamente a 71°C, quindi lo imbottigliano caldamente) per uccidere le spore di lievito, il che porterebbe alla fermentazione del miele sugli scaffali dei negozi. Ma non è mai stata riscontrata alcuna tossicità del miele così riscaldato.

Inoltre, tutti noi sappiamo che il miele tende a cristallizzare con il passare del tempo. La maggior parte delle persone lo riporta allo stato liquido con l’aiuto del forno a microonde o scaldandolo a bagnomaria. Ancora una volta, nessuno ha sentito parlare di casi di intossicazione con miele così lavorato.

honey
Miele cristallizzato

Per tanto, per preservare i preziosi ingredienti che contiene, è indicato non riscaldarlo ad una temperatura oltre i 40°C. Quando utilizziamo il miele per addolcire le nostre bevande invece, è raccomandabile lasciarle raffreddare alla temperatura di consumo desiderata, e aggiungerlo successivamente.

Benefici del miele

Nel corso del tempo, questo alimento si è distinto per i numerosi benefici che ha sulla nostra salute. Prima di tutto, gli specialisti hanno scoperto che ha effetti sorprendenti nel trattamento e nella prevenzione dell’obesità. Recenti ricerche dimostrano che oltre il 60% delle persone obese in tutto il mondo è praticamente dipendente dallo zucchero e, soprattutto, dai prodotti che lo contengono (cioccolato, torte, succhi, caramelle, gelati). Nel miele, questa dipendenza non si verifica. I nutrizionisti raccomandano di consumare un cucchiaino di miele al mattino, poiché è un’importante fonte di energia. Questo alimento è, infatti, uno zucchero naturale che entra direttamente nel flusso sanguigno e può fornire un rapido plus di energia.miele

Inoltre, un mix di miele e acqua risulta molto benefico per ridurre le costanti vampate della menopausa, tonsillite, raffreddore e bronchite.  Questo prodotto dell’alveare è anche un potente stimolante della digestione e del metabolismo, favorisce il transito intestinale, aiutando ad eliminare prontamente le tossine dal corpo. Ultimo ma non meno importante, il miele è utile per mantenere l’equilibrio endocrino, aiutando a regolare l’attività delle principali ghiandole produttrici di ormoni nel corpo.

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