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domenica, Settembre 8, 2024

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Gli uccelli possono dormire in volo?

Grazie ai voli estremamente lunghi degli uccelli migratori, gli scienziati sospettavano che alcuni fossero in grado di dormire durante il volo. Un nuovo e notevole esperimento, condotto da un team internazionale di ricercatori, ha dimostrato che questo è vero, dimostrando che gli uccelli possono fare un pisolino sulle loro lunghe rotte. 

Le ricerche

uccelli che volanoUno studio del 2016, pubblicato su Nature Communications, Niels Rattenborg del Max Planck Institute of Ornithology in Germania e i suoi colleghi di altre istituzioni hanno dimostrato per la prima volta che gli uccelli migratori possono dormire riposando un emisfero del loro cervello durante il volo, o con entrambi gli emisferi inattivi contemporaneamente. Sorprendentemente, questi uccelli mantengono la loro capacità di navigare durante il sonno REM (profondo), il che implica una temporanea perdita del tono muscolare.

È noto che alcuni uccelli come cavallette, canori, gabbiani e altri uccelli marini possono volare senza sosta per diversi giorni, settimane o mesi mentre attraversano il globo. Dato l’effetto negativo causato dalla mancanza di sonno sulle prestazioni, i ricercatori ritengono che questi uccelli migratori abbiano sviluppato la capacità di dormire durante il volo, acquisendo un sonno uni-emisferico, cioè dormono con una sola parte del cervello. Anche i delfini hanno imparato questa abitudine, al fine di evitare l’annegamento. Il sonno uni-emisferico consente a un animale di beneficiare del riposo, ma allo stesso tempo lo aiuta a mantenere la consapevolezza di ciò che lo circonda.

Lo studio fatto dai ricercatori

Uccello fregata
Fregata delle Galapagos

Lavorando con i ricercatori dell’Università di Zurigo e dell’Istituto federale svizzero di tecnologia, il team di Rattenborg ha sviluppato un dispositivo in grado di eseguire elettroencefalogrammi (EEG) per consentire ai ricercatori di osservare i cambiamenti nel cervello degli uccelli.

I ricercatori hanno misurato l’attività cerebrale di un uccello marino che nidifica sulle isole Galapagos, la fregata, attaccando il dispositivo sulla testa, riuscendo così a catturare il sonno lento e il sonno rem (profondo). I ricercatori hanno misurato la sua capacità cerebrale per 10 giorni, durante i quali ha percorso 3.000 km in volo, un dispositivo GPS ha tracciato la posizione dell’uccello e l’altitudine a cui stava volando.

Durante il giorno, l’uccello era attivo e alla ricerca di pesci, ma la sera entrava in uno stato di sonno lento per alcuni minuti mentre continuava a volare sopra l’acqua. Molto più spesso, la fregata riposava un emisfero alla volta. Durante la fase di risposo, la macchina registrò che stavano volando in cerchio lungo le correnti d’aria e avevano l’emisfero attivo collegato all’occhio che vedeva la direzione del volo. Il che significa che l’uccello sapeva dove stava volando mentre dormiva.

“Le fregate probabilmente hanno un occhio aperto mentre dormono per evitare di scontrarsi con un altro uccello, come fanno, ad esempio le anatre per tenersi lontane dai predatori”, ha detto Niels Rattenborg.

uccelli Le registrazioni EEG hanno mostrato che l’uccello poteva mantenere la sua direzione di volo anche se l’intero cervello era a riposo. A volte entrava in un sonno profondo, ma stranamente manteneva la sua direzione nell’aria, anche se tutti i muscoli sono rilassati durante questa fase nella maggior parte dei mammiferi. L’aspetto più interessante scoperto è stato il fatto che l’uccello dormiva solo 42 minuti al giorno.

“Il motivo per cui dormono così poco durante il volo, anche di notte, quando non cacciano, non è ancora chiaro”, ha aggiunto il ricercatore.

 

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