Da sempre il gioco del pallone viene considerato uno sport maschile, infatti fino a poco fa in Italia il calcio femminile non veniva considerato da nessuno. Ad oggi però le cose stanno cambiando, le donne che giocano a pallone hanno trasformato questo sport in un vero e proprio lavoro per calciatrici professioniste.
Storia del calcio femminile
Il calcio femminile a livello europeo è nato in Inghilterra. Durante la Prima guerra mondiale, mentre gli uomini erano lontano da casa, le donne lavoravano in fabbrica e nelle pause o dopo il lavoro alcune di loro si ritrovavano a giocare a calcio, formando squadre legate alle aziende. La più antica è la Dick, Kerr’s Ladies Football, fondata nel 1894, le cui giocatrici erano operaie della fabbrica di Preston, Lancashire, dove si producevano vagoni e locomotive. La prima partita ufficiale venne giocata nel 1895. Nel 1920 gli spalti di Liverpool accorsero oltre 50 mila persone per vedere la squadra di sole donne della Dick, Kerr’s Ladies contro il St Helen’s Ladies F.C.
Il primo calciomercato
Le calciatrici britanniche giocavano in pantaloncini esattamente come i colleghi maschi e inaugurarono anche il “calciomercato”: Lily Parr, classe 1905, iniziò la sua carriera con le St Helen’s Ladies, ma la Dick, Kerr & Co. le offrì un lavoro, uno stipendio sicuro e vari benefit per poterla avere in squadra. Il calcio femminile inglese ottenne un successo inaspettato e si diffuse in breve tempo anche in Scozia. Nacquero vari tornei con 150 squadre e partite che arrivarono oltremare, fino a Parigi, dove la Kerr’s Ladies giocarono quattro partite (le prime internazionali).
Nel 1921 la Football Association britannica vietò alle donne di giocare sui campi federali: un opposizione che durerà fino agli Anni ’70, ma che non impedì alle Kerr’s Ladies di continuare a giocare, dal 1926 con il nome di Preston Ladies F.C. fino al 1965. Vincendo 758 partite su 828.
Il calcio femminile in Italia arrivò tardi
Nel nostro Paese, il calciò femminile arrivò tardi. Nel 1933 a Milano, un gruppo di ragazze fondarono la prima squadra di calciatrici, ma potevano giocare solo a porte chiuse. La squadra però ebbe breve vita, il regime fascista proibì alle donne di giocare, secondo loro dovevano essere mogli e madri e non potevano praticare uno sport maschile. È soltanto dopo la Seconda guerra mondiale che il calcio femminile trova la sua struttura in Italia, a Trieste, nel 1946 con la nascita di due squadre, la Triestina e il San Giusto, seguite poi da altre città. Il primo campionato nazionale si giocò nel 1968 e lo vinse il Genova. Il primo campionato del mondo femminile è stato invece disputato in Cina nel 1991, mentre il calcio femminile è arrivato alle Olimpiadi nel 1996, ad Atlanta.