Quando si tratta di tori, uno dei miti più noti è che il bestiame reagisce al colore rosso. Ma non è assolutamente vero! Ma allora cosa accade al toro durante le corride quando vede la bandiera rossa sventolata dal torero?
Come vedono i tori il colore rosso?
Secondo gli scienziati, il toro non è capace di distinguere bene il rosso perché hanno solamente due tipi di coni, a differenza degli esseri umani che ne hanno tre, per tanto non sono capaci di riconoscere i colori. Infatti, ciò che realmente causa nervosismo al animale è il movimento della bandiera e non il colore. I tori si sentono agitati ed infastiditi nel bel mezzo dell’arena dal movimento del bersaglio.
Alcuni anni fa, diversi ricercatori hanno condotto uno studio in un’arena. Gli scienziati hanno posto tre bandiere stazionarie rosse, bianche e blu nell’arena del toro. Il toro attaccò ogni bandiera a turno, indipendentemente dal colore indossato da ciascuno di loro. I ricercatori hanno poi messo tre manichini umani nell’arena vestiti con gli stessi colori. Il toro attaccò i manichini e quello vestito di rosso, fu l’ultimo attaccato.
L’origine della corrida
L’origine della corrida, affonda le sue radici nella Tauromachia (dal greco “battaglia di tori”) intorno all’800 d.C. Nell’antichità la corrida veniva combattuta a cavallo, con la spada. Nel 1725, nel Circolo Ippico Reale di Madrid, un nobile fu disarcionato da un toro e il contadino Francisco Romero, primo torero moderno, decise di intervenire nell’arena e controllo il toro ondeggiando il suo sombrero per poi ucciderlo con una spada lanciatagli dalla folla.
Nelle corride viene utilizzata una razza di tori che si trova solamente in Spagna, chiamata Brava, che arriva a pesare circa 500 kg. Il torero viene pagato pressappoco 25 mila euro a corrida e la sua bravura e abilità sta nel distogliere l’attenzione del bestiame, attirandolo con i movimenti della mantellina. Infine, la corrida si conclude con la morte del toro, ucciso dal torero. Ogni anno vengono uccisi più di 10.000 i tori in questo genere di manifestazioni, solamente in Spagna.
Attualmente viene ancora praticata prevalentemente in Spagna, in diversi Paesi dell’America Latina come il Messico, Perù, Venezuela,Ecuador,Colombia, Costa Rica, Panama, Bolivia ma anche nel sud della Francia. Nel 1991, le Isole Canarie aderirono all’abolizione definitiva delle corride, solo nel 2011 anche la Catalogna, dopo ben 600 anni ne rinunciò definitivamente.