La mancanza di sonno, come sappiamo, è uno dei principali fattori di stress. Crea, infatti, diversi problemi a chi ne soffre o vive una vita troppo movimentata, trascurando le preziose ore di sonno. Molti scienziati raccomandano un sonno di qualità, rispetto a dormire tantissime ore, tutte insieme… Ma qual è la migliore posizione per dormire? Sulla schiena, sullo stomaco o di lato? Ognuno ha la sua preferenza e un parere sulla questione. Tuttavia, alcune posture favoriscono l’addormentamento, mentre altre hanno conseguenze negative sul corpo.
Facciamo il punto su ciascuna di queste posizioni, così come sui loro pro e contro.
Le posizioni del sonno
Dormire di lato
Dormire sul lato è l’ideale per le persone che spesso hanno mal di schiena, reflusso gastrico, russare o soffrono di apnea del sonno. Questa posizione è consigliata anche per le donne in gravidanza. In posizione laterale, il collo e la testa sono allineati correttamente, riducendo così la pressione imposta alla colonna vertebrale. Inoltre, l’esofago è leggermente sollevato, il che aiuta a ridurre il reflusso acido, il russamento e l’apnea notturna. Secondo la Fondazione del Sonno, è anche una delle prime soluzioni da privilegiare in caso di apnea lieve a moderata.
Dormire in questa posizione presenta tuttavia alcuni svantaggi. Poiché il peso è concentrato sulle spalle e sui fianchi, si può sentire dolore al risveglio se il materasso non è abbastanza morbido e avvolgente. Inoltre, dormire sul lato comprime la circolazione sanguigna e favorisce la comparsa delle rughe sul viso.
Dormire in posizione fetale
Si stima che circa il 40% della popolazione italiana dorma in posizione fetale. Questa è la postura più comune, e le donne sono due volte più portate degli uomini, ad assumerla. Si raccomanda per alleviare il mal di schiena, per le donne in gravidanza e per ridurre il russamento.
Tuttavia, dormire in posizione fetale non è adatto a tutti. La colonna vertebrale è arrotondata, il che impedisce alla gabbia toracica di aprirsi completamente. Qualcuno che respira profondamente mentre dorme, potrebbe provare fastidi respiratori.
Inoltre, essere raggomitolati, può causare dolore al risveglio e favorire l’insorgenza di artrite a lungo termine.
Dormire sulla schiena (o supini)
Si dice spesso che questa sia la posizione migliore per dormire. Scelta solamente dall’8% delle persone, dormire sulla schiena, permette di riposare la colonna vertebrale e la nuca nella loro posizione più naturale, ma anche di alleviare i dolori lombari e le ginocchia. In questa posizione, è necessario un cuscino sufficientemente imbottito per sostenere il collo e la testa, senza sollevarlo troppo. Un altro vantaggio è che riduce al minimo la formazione di rughe sul viso.
D’altra parte, dormire sulla schiena non è raccomandato per gli individui inclini a russare o che vanno in apnea notturna. Sulla schiena, la lingua oscilla all’indietro e blocca il passaggio dell’aria nella faringe, favorendo il russamento.
In caso di mal di schiena cronico o sciatica, è meglio dormire di lato. Se sei abituato a dormire in questa posizione, assicurati che il tuo materasso non sia troppo rigido e mantenga una sensazione di affondo, per evitare la depressione lombare.