Per la maggior parte di noi, il computer è diventato una parte fondamentale della nostra esistenza. Giorno dopo giorno usiamo anche il mouse, un componente apparentemente banale, poco importante, ma indispensabile per qualsiasi computer. Tuttavia, quando è apparso il topolino più famoso del mondo e chi lo ha inventato?
Com’è nato il mouse?
L’idea di un dispositivo per tracciare i movimenti delle mani apparve già nel 1952, quando Tom Cranston, Fred Longstaff e Kenyon Taylor inventarono il primo dispositivo del suo genere. Era un progetto segreto della Marina canadese e il dispositivo sarebbe stato utilizzato in un complicato sistema che raccoglieva dati relativi alla posizione delle navi.
Nel 1963, Douglas Engelbart, ricercatore presso lo Stanford Research Institute (SRI), in California, sviluppò un dispositivo progettato per introdurre comandi del computer sul monitor, un’invenzione che migliorò gradualmente, fino al 1968, quando lo presentò come “un indicatore di posizionamento X-Y, per un sistema di schermo”. Il test di come funziona il mouse del computer è stato fatto su quella che Engelbart ha definito “La madre di tutte le demos” in una conferenza di San Francisco di fronte a un pubblico di oltre un migliaio di informatici professionisti.
Il primo mouse della storia era un dispositivo molto semplice. Era una scatola di legno che, sebbene voluminosa, poteva essere tenuta in una mano. Il dispositivo utilizzava una ruota in grado di funzionare sul tavolo e aveva un solo pulsante rosso. All’interno c’era un piccolo ingranaggio a cui questa ruota trasmetteva i suoi movimenti, e da qui il segnale meccanico si trasformava in segnali elettrici. L’inventore ha ricevuto il brevetto solo nel 1970, ben 7 anni dopo la sua creazione.
Nel 1970, l’idea di Engelbart, venne ripresa dalla Xerox Park di Palo Alto. La società sviluppò un congegno simile al primo mouse che iniziò a commercializzare come accessorio insieme al computer ALTO, prodotto alla fine degli anni 70. Il problema era rappresentato dal costo che si aggirava intorno ai 300 dollari il che ne decretò il momentaneo insuccesso.
Successivamente, alcuni dipendenti della Xerox Parc presentarono il mouse a Steve Jobs, il fondatore della Apple. Jobs capì la vera portata di questo nuovo strumento e decise di farlo progettare seguendo determinate indicazioni: un costo di massimo 15 dollari e dimensioni ridotte. Per la realizzazione Jobs, si fece aiutare da una piccola società appena nata, la Hovey-Kelley Design, composta da giovani laureati della Stanford University. Dean Hovey (uno degli inventori), raccontò che per trovare il materiale adatto alla costruzione del mouse andò in giro per i supermercati!
I primi prototipi del mouse difatti furono realizzati con le palline del deodorante “roll-on” e con piccoli coperchi di plastica. Fino a qualche anno fa, i mouse funzionavano grazie a una sfera che ruotava sul tavolo, non disponevano del raggio laser che usano oggi!
La versione finale fu prodotta per la Macintosh e arrivò nel 1981 dopo aver deciso il design ed il numero di bottoni necessari. Steve Jobs ordinò di creare i mouse con un solo pulsante. Questo unico pulsante rappresenta ancora lo standard nei mouse Apple, a differenza di Windows e degli altri sistemi operativi che ne richiedono ancora due.
L’evoluzione del mouse
Per i primi mouse ottici, era necessario un tappetino in modo che il fotodiodo potesse rilevare il suo movimento (il mouse ottico non funzionava su superfici trasparenti o lucide che riflettevano la luce emessa dal diodo). Una volta che il mouse ottico si è evoluto, è stato introdotto un sistema di circuiti integrati che elabora le immagini ricevute dal fotodiodo direttamente nel mouse. Pertanto, il mouse può essere utilizzato su diversi tipi di superfici e non è più necessario il tappetino.
Dopo i mouse ottici sono apparsi quelli a laser, che sono tutt’oggi i più utilizzati e il cui principio di funzionamento si basa su un laser che illumina il piano su cui è appoggiato il device e un sensore ottico che rileva gli spostamenti sulla superficie di appoggio. Questo mouse è disponibile per i consumatori dal 2004, quando Logitech, in collaborazione con Agilent Technologies, ha lanciato l’MX 1000.
La tecnologia è avanzata molto e anche il mouse si è evoluto. Generalmente, il mouse ha due pulsanti e la rotellina centrale utilizzata per scorrere le pagine di un documento o aumentare / ridurre le immagini, ma ci sono anche mouse con più pulsanti utilizzati più per i giochi per computer, dove sono molto utili. Il mouse wireless (wireless) invece trasmette i dati tramite infrarossi o onde radio (inclusi Bluetooth o Wi-Fi), ma il loro svantaggio è la batteria. Ad oggi Logitech, il più grande produttore mondiale di mouse e tastiere, ha venduto oltre 500 milioni di mouse.