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Chi ha inventato il gelato?

Il gelato artigianale è, senza dubbio, il dolce italiano più famoso al mondo. Intorno alla sua nascita e alla sua storia, molte storie si sono tramandate nel tempo, al confine tra immaginazione e leggenda. Non è infatti facile rintracciare l’origine del gelato, poiché le testimonianze storiche e i riferimenti alle antiche usanze, di conservare il latte e gli alimenti congelati, sono molteplici. Ci sono anche controversie nate nel corso dei secoli, per accaparrarsi il merito di inventore del gelato. Il viaggio nel tempo alla scoperta della vera storia del gelato artigianale, è quindi ricco di avventure e sorprese avvincenti. Scopri con noi tutto quello che c’è da sapere sulla nascita del gelato e la sua invenzione! La curiosa domanda di oggi è… Chi ha inventato il gelato?

Il gelato, così come lo conosciamo oggi, è stato inventato in Italia, dall’architetto Bernardo Buontalenti, alla corte di Caterina de’ Medici, a Firenze. Ma il gelato originale ha origini molto diverse…

Le origini: tra storia e leggenda

Le prime leggende sull’origine del gelato, raccontano la presenza di uno dei suoi antenati, già nella Bibbia.
Ad esempio, partendo da Isacco, che era solito dare a suo padre Abramo, una bevanda ghiacciata con latte di capra e neve, per aiutarlo a combattere il caldo.

I primi documenti storici che menzionano il ghiaccio, risalgono agli eventi di Atene del 500 a.C. e i greci amavano fare bevande rinfrescanti con miele, limone e succo di melograno mescolati con neve o ghiaccio.

L’abitudine di congelare e refrigerare frutta, il latte e altri alimenti caseari per conservarli, sembra avere origini antiche. Risale infatti agli usi e alla cultura delle regioni asiatiche: proprio in Cina, intorno al 2000 a.C. si preparava un composto a base di latte e riso cotto, a cui veniva poi aggiunta della neve, per solidificarsi e raffreddare. In seguito, nel Medioevo, si cominciò a produrre dolci freddi a base di latte e succhi di frutta ghiacciati, che furono poi importati in Europa da Marco Polo, verso il XIV secolo.

I primi gelati

Le prime apparizioni nella storia di bevande o dessert ghiacciati, simili al gelato, in Italia hanno avuto luogo in Sicilia e, sono il frutto della dominazione araba nella penisola nel IX secolo. Queste popolazioni avevano l’abitudine, infatti, di degustare bevande fredde chiamate “sherbet“, caratterizzate dall’uso di succhi di frutta distillati al gusto di limone, arancia, melograno, tamarindo e ciliegie.

Gli Arabi di Sicilia invece, usavano la neve dell’Etna e delle montagne della regione, per congelare queste bevande nei vari contenitori. Questi, diventavano poi dolci, con l’aggiunta di canna da zucchero, importata dalla Persia. Fu così, che nelle terre della Sicilia nacque il primo antenato del gelato artigianale italiano.

Il gelato moderno

Secondo le ricostruzioni storiche, l’invenzione del gelato artigianale è quindi fortemente legata alla cucina italiana. Ma per assistere alla sua nascita, bisogna attendere il Rinascimento e il XVI secolo.
Bernardo Buontalenti, nel 1565, fu il primo a rivendicare l’invenzione del dolce italiano più amato al mondo. Nella ricetta dei suoi deliziosi sorbetti ghiacciati, utilizzava la maggior parte degli ingredienti del ghiaccio finora utilizzati:

  • latte,
  • crema,
  • albume,
  • neve (attuale ghiaccio),
  • sale,
  • zucchero,
  • limone.

Un secondo momento importante nella storia del gelato, ha avuto luogo, più tardi, nel 1686.
Il cuoco siciliano Francesco Procopio dei Coltelli (nella foto in basso), ha creato la prima miscela perfetta per produrre e confezionare il gelato. Forte di questa scoperta, l’intraprendente gelataio si trasferisce a Parigi, alla corte del re Sole, dove apre lo storico “Cafè Procope“. Da quel momento, fece conoscere il gelato moderno in tutta la Francia e in Europa.

Grazie per aver letto con noi “Chi ha inventato il gelato?”

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