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Chi ha inventato il Bluetooth?

La tecnologia è così avanzata che è diventata indispensabile nella vita di tutti i giorni, aiutando le persone a risolvere i problemi molto più velocemente e facilmente rispetto al passato. L’avvento della tecnologia Bluetooth ha cambiato completamente il mondo e attorno ad esso sono state sviluppate altre innovazioni. Oggi, la tecnologia è utilizzata non solo nei telefoni cellulari e nei PC, ma anche da quasi tutti i dispositivi elettronici di consumo, dispositivi medici sanitari, macchine sportive e per il fitness, auto e case. Ma quando è nato il Bluetooth e chi l’ha inventato?

Storia della tecnologia Bluetooth

La tecnologia Bluetooth è una forma di radio, comunicazione wireless, creata per trasferire dati su brevi distanze, tra dispositivi di vario tipo. Il Bluetooth funziona sulla stessa frequenza radio a 2,4 GHz delle reti Wi-Fi 802.11b e 802.11g, ma richiede molta meno elettricità. In parole semplici, la comunicazione wireless Bluetooth ha un raggio piccolo, una bassa velocità di trasferimento, ma anche un basso consumo energetico.

Questa tecnologia ha permesso di connettere e trasferire dati tra dispositivi fissi e mobili in modalità wireless quando non c’era la connessione a Internet.

Venne inventato nel 1994 da Sven Mattisson e Jaap Haartsen Jaap Haartsen. I due sono di nazionalità svedese e hanno lavorato presso la compagnia di telefonia mobile Ericsson. A partire dal 20 maggio 1998, il Bluetooth Special Interest Group (SIG) è stato fondato per sviluppare e innovare questa tecnologia. Di conseguenza, nel 1999, Ericsson ha lanciato il primo telefono cellulare con tecnologia Bluetooth integrata.

Nel 1990, Haartsen è stato nominato dall’Ufficio Brevetti Europeo come il “padre del Bluetooth”. Haartsen afferma: “La tecnologia Bluetooth è diventata uno standard per le comunicazioni da dispositivo a dispositivo. Anche se spesso sfidato, è diventato un enorme successo che non avevamo previsto, sono molto orgoglioso e onorato di essere nominato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti” 

Gli anni sono passati e la tecnologia è sempre più sviluppata, arrivando al punto in cui il trasferimento dei dati con l’ausilio di questo processo può essere effettuato a velocità molto elevate.

Da dove deriva il nome “Bluetooth”?

Sebbene la parte tecnologica sia stata inventata dagli svedesi, il suo nome deriva dai loro vicini in Danimarca. “Bluetooth” non è altro che una traduzione inglese del termine scandinavo Harald Blåtand, soprannome dato al re scandinavo del X secolo Aroldo I di Danimarca  il cui significato è “Dente Blu”. Secondo i dati storici, unì Danimarca, Norvegia e Svezia essendo un ottimo comunicatore in un’epoca in cui i conflitti tra i clan feudali della zona erano molto intensi. Era così soprannominato però grazie al suo amore per i mirtilli. Poiché li mangiava molto spesso, i suoi denti erano quasi sempre blu, da qui il soprannome Bluetooth.

Quali tipi di Bluetooth esistono?

Esistono quattro tipi principali di radio Bluetooth, dalla Classe 1 alla Classe 4:

  • Bluetooth Classe 1 viene utilizzato in ambienti industriali. Offre un’autonomia fino a 100 metri, ma utilizza molta energia – 100 mW;
  • Bluetooth Classe 2 è la classe più comune, in particolare i dispositivi mobili, poiché richiede solo 2,5 mW di potenza e offre una portata fino a 10 metri;
  • Bluetooth Classe 3 utilizza 1 mW e ha una portata di appena 1 metro;
  • Bluetooth Classe 4 può utilizzare un massimo di 0,5 mW e ha una portata inferiore a 0,5 metri.

Quali sono gli svantaggi del Bluetooth?

Hai già capito che il Bluetooth è una forma di comunicazione wireless tra dispositivi che soffre di alcune carenze. Ecco i più importanti:

  • Il Bluetooth consente solo la comunicazione tra dispositivi su distanze molto brevi;
  • La sicurezza Bluetooth non è eccezionale e il Wi-Fi è molto più sicuro;
  • Le connessioni Bluetooth a volte possono essere interrotte senza una ovvia ragione;
  • Le diverse versioni di Bluetooth potrebbero non essere compatibili tra loro (ad esempio, un dispositivo con Bluetooth 5 potrebbe non essere in grado di connettersi a un dispositivo con Bluetooth 3).

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