La prima impresa documentata di un uomo che si è lanciato con il paracadute risale al 22 ottobre 1797. Il francese André-Jacques Garnerin (1769-1823), di 28 anni, eseguì la prima dimostrazione di discesa paracadutata davanti a tantissime persone al Parc Monceau di Parigi.
Primo volo con il paracadute grazie alla mongolfiera
André-Jacques Garnerin nacque il 31 gennaio 1769 a Parigi. Durante le guerre napoleoniche, fu catturato dall’esercito britannico, venduto agli austriaci e tenuto prigioniero a Buda (Ungheria). Inoltre fu allievo del Prof. Jacques Charles, coinvolto nel volo delle prime mongolfiere. Garnerin fu nominato l’aeronauta ufficiale di Francia e iniziò a sperimentare il paracadute nel 1797, utilizzando oggetti a forma di ombrello.
All’inizio del 1797, André-Jacques Garnerin realizzò le sue prime esperienze, a Parigi, l’ultima consistente nel lancio del paracadute del suo cane, che ebbe un atterraggio regolare. Più tardi, dopo questo tentativo riuscito, Garnerin si avventurò e il 22 ottobre 1797, decise di provare l’invenzione sulla sua pelle, saltando da 1.000 metri e spaventando gli spettatori nel parco Monceau, ma riuscendo ad atterrare relativamente bene con la sua “cera volante”, scegliendo solo con una distorsione.
Il 22 ottobre 1797 ebbe luogo il primo lancio con il paracadute nel Parc Monceau di Parigi, da un’altezza di 900 metri. André-Jacques Garnerin (1769-1823) effettuò, insieme al suo maestro Jacques Charles (1746-1832), l’inventore dell’aerostato a idrogeno, numerosi voli con la mongolfiera, diventando un vero amante del volo.
Durante la Rivoluzione francese del 1789, in qualità di commissario della Convenzione, André-Jacques Garnerin fu nominato capo delle truppe di artiglieria dell’esercito francese del nord. Fatto prigioniero dagli austriaci, approfittò dei tre anni trascorsi in carcere per mettere insieme i progetti del suo primo paracadute. All’inizio del 1797, André-Jacques Garnerin effettuò i primi esperimenti, a Parigi, l’ultimo consistente nel lancio con il paracadute del suo cane, che ebbe un atterraggio regolare, arrivando sano e salvo a terra.
Dopo questo riuscito tentativo, André-Jacques Garnerin, il 22 ottobre 1797, osò provare l’invenzione sulla propria pelle, saltando da quasi 1.000 metri e spaventando gli spettatori nel parco del Monceau, ma riuscendo ad atterrare relativamente bene con il suo “foglio volante”, scegliendo solo con una distorsione.
Garnerin inizialmente salì fino a una quota di 900 metri, grazie all’uso di una mongolfiera sorretta da un pallone aerostatico, successivamente tagliò le corde che legavano la cesta al pallone e scese al suolo grazie all’aiuto del paracadute: quest’ultimo si “aprì” come un ombrello di circa 30 piedi di diametro, rallentandone la caduta. Fu una discesa un po’ turbolenta, ma l’avventuroso aeronauta ne uscì completamente illeso.
Primo volo con il paracadute per una donna
Nel 1798, creò molto chiasso la proposta di Garnerin di portare per la prima volta in volo su un pallone aerostatico una donna. A quell’epoca si credeva che l’organismo delle donne fosse più debole rispetto a quello degli uomini, per tanto esporlo ad un’esperienza del genere potesse essere molto pericoloso.
Ma nonostante tutto il 10 novembre 1798 Garnerin, partì dal Parc Monceau e sorvolò la capitale francese per alcuni minuti per poi atterrare, in compagnia della bella Jeanne Garnerin, quella che poi sarebbe diventata sua moglie, sano e salvo.
L’anno successivo, insieme al fratello Jean Garnerin (1766-1849), realizzò un paracadute con gondola, provvista di un foro centrale in velluto, conferendogli così una stabilità simile a quella raggiunta oggi, nei paracadute moderni. Garnerin brevettò la sua invenzione nel 1802, oggi questo documento è conservato al Museo dell’Istituto Nazionale Francese di Proprietà Industriale. André-Jacques Garnerin continuò la sua attività di aeronauta e paracadutista fino al 18 agosto 1823 quando, durante un atterraggio sbagliato, fu ferito a morte.