In un’epoca in cui è difficile rimanere anonimi, l’identità dell’inventore della criptovaluta e della rete di pagamento Bitcoin rimane un mistero. A Budapest, c’è una statua del misterioso Satoshi Nakamoto sulla riva del Danubio. Il volto di bronzo è a specchio e riflette i visi delle persone. Indossa una felpa con cappuccio, con il logo bitcoin sul petto.
Chi è Satoshi Nakamoto?
Nakamoto è uno pseudonimo della persona o delle persone che hanno sviluppato Bitcoin. Hanno creato una merce digitale decentralizzata che ora vale più di un trilione di dollari a livello globale. È una versione peer-to-peer pura della moneta elettronica che consiste di trasmettere i pagamenti online direttamente da una parte all’altra senza passare per un istituto finanziario o alcun intermediario. In giapponese “satoshi” significa “un pensiero chiaro, veloce e saggio”. “Naka” può significare “medium”, “dentro” o “relazione”. “Moto” può significare “origine” o “fondamento”. Ma nessuno è certo se questi significati siano utili a ricondurre alla persona o alle persone che hanno inventato il sistema Bitcoin.
Il 31 ottobre 2008, Nakamato scrisse su un’oscura mailing list di crittografia:
“Ho lavorato a un nuovo sistema di cassa elettronica completamente peer-to-peer, senza terze parti fidate.”
Successivamente condivise molto del suo lavoro, allegando persino un documento noto come bitcoin, poi sviluppò la rete Bitcoin insieme ad altri sviluppatori per i due anni successivi ed entro la fine del 2010 improvvisamente scomparve.
Da allora, in tutto il mondo, detective dilettanti ed esperti informatici e molti altri hanno cercato di scoprire chi era o è Nakamoto. Perché chi ha creato bitcoin è una persona estremamente ricca, e l’enigma è una storia accattivante.
Qualcuno, però, deve essere Nakamoto
Nel corso degli anni, praticamente chiunque abbia lavorato anche lontanamente ad un progetto simile a bitcoin, come il signor Finney, morto nel 2014 e il signor Andresen, è stato considerato Nakamoto. Tutti hanno negato e non c’erano prove del contrario. Altre persone che sono state accusate di essere l’uomo dietro l’enigmatico pseudonimo nel corso degli anni sono Dorian Prentice Satoshi Nakamoto e Craig Wright.
Nel 2014, i media hanno identificato un uomo nippo-americano Dorian Satoshi Nakamoto come Nakamoto, di Los Angeles. Messo alle strette dai giornalisti davanti a casa sua, l’uomo un po’ sconcertato ha detto di non aver sentito parlare di bitcoin prima di essere contattato dai media. Nel 2015, vari rapporti hanno indicato che l’australiano Craig Wright, 45 anni, fosse Nakamoto. I giornalisti seguirono la storia online di Wright dal 2008 e trovarono vari link che suggerivano che Wright fosse pronto a lanciare una criptovaluta. Nakamoto fece un apparizione aparizione, dicendo che non era Wright.