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domenica, Novembre 24, 2024

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Che cos’è un embargo economico?

Ogni paese ha il proprio metodo di governare, a tutela degli interessi dei cittadini. A causa dello sfortunato posizionamento di diversi stati, alcuni benefici comuni della popolazione dipendono da altri paesi. Le regioni più isolate del mondo sono rappresentate da paesi insulari o paesi desertici. Quando lo stato non riesce a proteggere i suoi cittadini e le strade della politica portano all’anarchia, si verifica l’effetto embargo. Cos’è l’embargo e quali paesi sono interessati?

Che cos’è un embargo?

Embargo è una parola spagnola che si traduce con divieto, impedimento o arresto. Economicamente e politicamente, un embargo è un divieto da uno o più  paesi con influenza sulle importazioni o esportazioni con riferimento sia a prodotti e merci strettamente legati alla guerra sia a generi alimentari (come il grano), ai rifornimenti di petrolio, gas, oro, metallo e pietre preziose.

Il più noto ultimamente è l’embargo economico e, nella storia umana, questa misura è stata utilizzata nei confronti di diversi paesi con una situazione politica incerta. In termini di conseguenze, non è di natura violenta, ma può influenzare negativamente la società civile. Bloccando i servizi base necessari per le persone. 

Quali sono i paesi con l’embargo?

A causa della guerra provocata in Ucraina, lo stato più sanzionato del mondo attualmente è la Russia. La maggior parte dei paesi ha imposto restrizioni economiche, politiche, aeree e navali verso il paese.

Momentaneamente pesanti sanzioni commerciali gravano anche sull’Iran, attuate da parte dell’Europa e degli Stati Uniti a causa delle continue minacce nucleari. L’embargo riguarda armi, materiale necessario per implementare il nucleare e strumenti finanziari.

Anche la Siria, è sanzionata sia dalle Nazioni Unite che dai Paesi europei per il sostegno ai gruppi terroristici.

La Corea del Nord, governata dal presidente Kim Jong-un, non può importare o esportare armi e soprattutto ricevere assistenza finanziaria dalla maggior parte dei Paesi occidentali, questo a causa della politica dittatoriale del Presidente, la popolazione è costretta a fare la fame senza avere alcuna voce in capitolo. 

Sempre per ragioni legate alla minaccia di conflitti interni o armamenti nucleari, sono sotto embargo commerciale anche i seguenti paesi: Bielorussia, Cina, Cipro, Eritrea, Iraq, Libia, Myanmar, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sudan, Venezuela, Yemen e Zimbabwe.

L’embargo tra gli Stati Uniti e Cuba

Il 3 febbraio 1962, il presidente John F. Kennedy stabilì un embargo commerciale contro Cuba per sanzionare il regime comunista di Fidel Castro, che aveva preso il controllo dell’isola nel 1959 e poi iniziò a confiscare proprietà private e altri beni.

Questo è tutt’ora l’embargo più lungo della storia moderna e mira a una restrizione totale delle esportazioni verso Cuba, ad eccezione di cibo e medicine. Tuttavia, la gente del posto si lamenta della mancanza di medicine e le poche che esistono causano code infinite.

Nell’arco di tutti questi anni la situazione per quanto riguarda le restrizioni è cambiata molto poco. Con il presidente Barack Obama (2009-2017) sembrava che le cose gradualmente sarebbero cambiate, ma con l’arrivo di Donald Trump le cose sono peggiorate. Infatti sotto l’amministrazione Trump Cuba è tornata a far parte della lista dei paesi che secondo gli Usa patrocinano il terrorismo. L’attuale presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, lo scorso settembre ha rinnovato per un altro anno ilTrading with the Enemy Act , che sostiene l’embargo economico verso Cuba. 

Cuba

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