Il fuoco è uno degli elementi fondamentali fin dall’antichità e continua ad esserlo anche oggi come fonte di luce e calore. Numerose domande e spiegazioni sono sorte intorno alla sua figura e tra queste domande misteriose ne spicca una su tutte: il fuoco ha un’ombra o no? Questa è una delle domande che molte persone si sono poste per anni dopo aver visto le immagini del fuoco creato da un fiammifero la cui fiamma stessa non generava alcun’ombra sul muro. Perché avviene questo?
Per prima cosa dobbiamo capire la natura della fiamma
Il fuoco è un intenso processo di ossidazione del carbonio con radiazione luminosa e il rilascio di una grande quantità di energia. Quando un materiale combustibile si accende, inizia anche una reazione chimica. Durante questo processo, la fiamma, interagendo con l’ossigeno, si diffonde gradualmente attraverso la sostanza. Quando il carburante si spegne, anche il fuoco si spegne, lasciando solo cenere. Proprio come qualsiasi altro processo ossidativo, la fiamma non può esistere senza ossigeno. Se il flusso d’aria al fuoco è bloccato, si asciugherà. Per questo motivo, è impossibile accendere una fiamma nel vuoto.
Cos’è l’ombra?
Il fuoco è stato utile per le persone, fin dai tempi antichi, come fonte universale di luce e calore. Rispetto alle lampadine, lanterne, lampade e altro che fanno luce, la fiamma non è un oggetto solido, ma è qualcosa di intangibile.
Innanzitutto bisogna dire che questo è un fenomeno ottico spaziale che si verifica quando un oggetto si trova tra una sorgente luminosa e una superficie. Durante questa fase, la forma dell’oggetto viene proiettata sulla superficie in questione, imitando il contorno con una certa angolazione.
Spiegare la causa dell’ombra è abbastanza semplice. Al momento della comparsa di una fonte di luce nella stanza, la luce in essa contenuta è distribuita uniformemente nello spazio. I raggi cadono su tutte le cose intorno, alcuni di essi vengono assorbiti, alcuni passano attraverso altri e altri si disperdono ad angoli diversi. Ciò fa sì che ci sia meno luce nello spazio dietro l’oggetto che tra esso e la sorgente luminosa. Quindi, l’ombra proiettata appare sulla superficie con una certa angolazione.
Eppure, perché la fiamma non ha ombra?
La fisica ci insegna che un corpo opaco non permette alla luce di passare, mentre uno traslucido permette solo un passaggio parziale. Quindi, ogni volta che posizioniamo un corpo opaco o traslucido tra una fonte di luce e uno schermo, vedremo la sua ombra formarsi sullo schermo.
La fiamma non lascerà mai un’ombra, poiché la reazione chimica che avviene non ha abbastanza materia da bloccare il passaggio della luce. Inoltre, la fiamma non ha ombra è perché la fiamma stessa è una fonte di luce.
Il fatto che la fiamma non abbia ombra ha incuriosito anche Leonardo da Vinci, oltre 500 anni fa. A seguito dei suoi test, è stato scoperto che se la luce che passa attraverso la fiamma è molto più forte di quella della fiamma, allora solamente in quel caso possiamo vedere l’ombra.
Curiosità sul fuoco:
- La Terra è l’unico pianeta conosciuto per essere in grado di bruciare. Altrove, non c’è abbastanza ossigeno;
- L’apporto di ossigeno influenza il colore della fiamma. Un fuoco a basso contenuto di ossigeno contiene molte particelle di combustibile che non bruciano ed emettono un bagliore giallo. Un fuoco ad alto ossigeno è di colore blu;
- Durante gli incendi, gli alberi possono esplodere se l’acqua nelle profondità dell’albero si trasforma rapidamente in vapore;
- Nessuno sa chi abbia inventato l’idrante, dal momento che il suo brevetto è stato distrutto in un incendio nel 1836;
- Gli incendi boschivi si muovono più velocemente verso l’alto che verso il basso. Più ripida è la pendenza, più velocemente si muove il fuoco;
- Una volta che inizia un incendio boschivo, può diffondersi a una velocità fino a 25 chilometri all’ora, distruggendo tutto sul suo cammino.
- All’epoca in cui i cavalli trainavano le autopompe, le stazioni dei pompieri erano dotate di scale a chiocciola in modo che i cavalli non cercassero di salire le scale negli alloggi. In alcune zone del mondo ci sono ancora alcune stazioni con queste scale.