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giovedì, Novembre 21, 2024

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Chi ha inventato le sigarette?

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il numero di fumatori di sigarette ammonta a più di 1 miliardo di persone. Nonostante i rischi che comporta per la salute delle persone, il fumo rimane ancora un vizio inarrestabile. Ma quali sono le origini del tabacco e chi ha inventato le sigarette?

La scoperta del tabacco 

Il tabacco ha una storia lunga quanto quella dell’uomo. Non si sa con precisione chi sia stata la prima persona a fumare tabacco, ma si sa con certezza che questo veniva coltivato da migliaia di anni in America, in particolar modo negli attuali Brasile e Messico. I Maya e gli Atzechi scolpirono nella pietra disegni che mostrarono il consumo di tabacco. Inizialmente, il tabacco veniva coltivato per scopi medicinali per creare una droga allucinogena.

La pianta venne scoperta in America da Cristoforo Colombo. Secondo gli storici, quando Colombo arrivò alle Bahamas, la gente del posto gli regalò un mazzo di foglie di tabacco essiccate in segno di gratitudine. L’informazione fu conservata nel diario di Cristoforo Colombo. Così, il navigatore italo-spagnolo portò la pianta in Spagna. Qui, gli europei percepivano il tabacco come una pianta che crea dipendenza.  Nel XVII secolo il tabacco era diventato preziosissimo a tal punto da essere utilizzato come moneta di scambio “al prezzo dell’oro”.Tabacco

Il primo europeo a fumare

Il primo europeo a provare il tabacco per rilassarsi fu Rodrigo de Jerez. L’uomo osservò l’abitudine degli abitanti di quella che oggi è Cuba di mettere il tabacco nelle foglie di palma, arrotolarle e poi accenderle. Il fumo che usciva dalla bocca di Jerez spaventò così tanto gli europei che fu imprigionato per sette anni dall’Inquisizione.

Bartolomé de Las Casas, uno storico spagnolo, annotava nel 1530: “Gli spagnoli dell’isola di Hispaniola erano abituati a consumare tabacco. Sebbene gli fosse stato detto che era un vizio, hanno risposto che non potevano smettere di consumarlo”.

Gli europei, in particolare spagnoli, francesi e portoghesi, usavano il tabacco in medicina come sedativo. La Spagna in seguito divenne il principale importatore di tabacco d’America e dichiarò persino la città di Siviglia la capitale mondiale del tabacco. 

L’invenzione delle sigarette

pacchetto sigarette
Pacchetto sigarette Duke Durham

I primi sigari, come li conosciamo oggi, furono prodotti in Spagna con tabacco cubano, all’inizio del XVIII secolo. Poi sono arrivate le sigarette arrotolate a mano. Nel 1800, molte persone iniziarono a usare piccole quantità di tabacco, alcuni masticandolo, altri fumandolo occasionalmente arrotolato in sigarette o sigari. In media, le persone fumavano circa 40 sigarette all’anno. 

Le prime sigarette commerciali furono prodotte nel 1865 da Washington Duke nella sua fattoria di 300 acri a Raleigh, nella Carolina del Nord. Le sue sigarette arrotolate furono vendute ai soldati alla fine della guerra civile. Nel 1880 le sigarette ebbero una svolta grazie al figlio di Washington Duke, James Buchanan Duke, noto anche come “Buck Duke”, che si specializzò nel mercato del tabacco per le sigarette arrotolate a mano.

Nel 1875, James Bonsack inventò una macchina che arrotolava le sigarette, migliorando così la produttività e l’efficienza, e fondò l’American Tobacco Company, la prima azienda a produrre sigarette su larga scala. La sua macchina produceva 120.000 sigarette al giorno. Entrò in affari con Buck Duke e nel primo anno producevano circa 10 milioni di sigarette e un miliardo di sigarette cinque anni dopo.

La prima marca di sigarette si chiamava Duke of Durham. “L’American Tobacco” era la più grande e potente compagnia di tabacco fino all’inizio del 1900.

L’evoluzione del tabacco

Composizione sigarette

Nel 1902, la società Philip Morris inventò il marchio Marlboro. Vendevano sigarette principalmente agli uomini. Tutto cambiò durante la Prima guerra mondiale(1914-1918) e la Seconda guerra mondiale (1939-1945). I soldati all’estero ricevevano sigarette gratis ogni giorno. La produzione interna aumentò e le sigarette iniziarono ad essere commercializzate anche alle donne. 

Nel 1944, la produzione di sigarette è aumentata a 300 miliardi all’anno. I militari ricevevano circa il 75% di tutte le sigarette prodotte. Nel periodo tra le due guerre, le grandi compagnie del tabacco erano sei: Philip Morris, American Brands, Lorillard, Brown & Williamson, RJ Reynolds e Liggett & Myers (ora chiamato il gruppo Brooke ). Nel 1950 metà della popolazione adulta europea era costituita da fumatori. Guadagnarono milioni di dollari vendendo sigarette negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Rischi delle sigarette sulla salute delle persone

sigarette e rischi
Avvertenze sui rischi per la salute riportate sui pacchetti di sigarette

Nel 1964, il Surgeon General degli Stati Uniti (capo medico del paese) scrisse un rapporto sui pericoli del tabacco. Con riferimento al fatto che la nicotina e il catrame presente nelle sigarette portano al cancro ai polmoni. Nel 1965, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una legge che impone a ogni pacchetto di sigarette di avere etichette di avvertenza.

Negli anni ’80, le aziende produttrici di tabacco inventarono nuove marche di sigarette, con filtri migliorati per fermare il catrame e la nicotina per ridurre i timori dei clienti. Ogni azienda produceva e vendeva diverse marche di sigarette.

Dal 1980, i governi locali, statali, federali e le società private iniziarono ad adottare misure per limitare il fumo nei luoghi pubblici. Le etichette di avvertenza furono il primo passo. Le compagnie del tabacco non potevano fare pubblicità in televisione o alla radio e dal 1990, le compagnie aeree hanno vietato il fumo durante i voli aerei che durano 6 ore o meno inoltre le tasse statali sulle sigarette aumentarono.

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