BackDoor 43 – misura 4 metri quadrati ed è il cocktail bar più piccolo del mondo. Qui lo spazio è davvero limitato ma le etichette di whisky sono oltre 200. Per entrare è necessario prenotare in anticipo e il cliente può rimanere all’interno solamente per un’ora. Dove trovarlo? Nel cuore dei Navigli di Milano.
Il cocktail bar più piccolo del mondo
BackDoor 43 ideato da Flavio Angiolillo e Marco Russo, mette a disposizione dei propri clienti quattro coperti e un bartender a disposizione per un’ora. In soli quattro metri quadrati c’è un bar, alcuni piccoli sgabelli e tre pareti piene di oggetti.
L’apertura non è stata un’idea spontanea. Al contrario. Il cocktail bar si trova nel luogo dove una tempo c’era la bottega di un artista. Successivamente il locale venne rilevato come deposito del Mag Cafè, il bar accanto, e misurava 16 metri quadrati. Quando hanno deciso di creare un bar autonomo, hanno dovuto renderlo a norma aggiungendo un bagno con accesso per disabili e lo spogliatoio per il bartender. Riducendo così lo spazio interno solamente a 4 metri quadrati. Così nel 2015 nasce Backdoor 43. Successivamente il bar è entrato a far parte anche dell’ambitissima “World 50 Best Discovery Chart”, ovvero la classifica che raccoglie i migliori locali del mondo.
Trovarlo non è difficile, non resta che dirigersi verso Milano e attraversare i Navigli . Al civico 43 di Ripa Porta Ticinese vedrete un cartello “Stop” appeso ad una porta di legno. Dall’esterno il bar è rappresentato solamente da una piccola vetrina con accanto la porta d’accesso e una finestra da cui vengono serviti i cocktail da asporto dal bartender con la maschera di Guy Fawkes, il protagonista del film V per Vendetta. Anche se non tutti possono entrare, è necessaria la prenotazione anticipata.
Prenotazione anticipata
“Qui entri solo se prenoti” dice il cameriere Matteo Landi. In questo cocktail bar chi decide è il cliente, infatti, non c’è il menù: il cameriere si adegua alle richieste degli avventori. “Ci sono persone che vogliono commemorare un ricordo e chiedere del bicchiere che hanno bevuto durante le vacanze ai Caraibi”, dice il cameriere. “Quello che facciamo è ricreare quel ricordo in forma liquida”.
Il cliente può anche scegliere la musica: Backdoor 43 mette a disposizione del cliente un dispositivo dal quale si può ascoltare la propria playlist. Inoltre i clienti possono anche chiamare un Delivery per ordinare qualcosa da mangiare al bancone del bar.
Non c’è dubbio che il cocktail bar più piccolo del mondo sia l’ideale per tutti coloro che desiderano un po’ di privacy. Ma come ottenerlo se il cliente condivide uno spazio così piccolo con il cameriere? Facile: è lui che decide se dare la parola al cameriere e anche se non vuole vederlo in faccia, può chiedergli di indossare una mascherina. E non uno qualsiasi, ma quello di V per Vendetta.
L’idea di indossare qualcosa per coprire il viso, però, nasce da un’altra considerazione. “Non vogliamo che le persone tornino perché si sono divertite molto con noi, ma perché vogliono vivere una bella esperienza, indipendentemente dal cameriere”, ammette Landi. “La maschera serve per non sapere chi sta lavorando e nascondere la nostra identità a tutti”.
L’interno ricorda la nave dei Pirati dei Caraibi
Per quanto riguarda la decorazione delle pareti, ci sono vecchie mappe poste su scaffali, dipinti e miniature acquistate nei mercatini… Anche il soffitto è ricoperto da un pannello di carta segnato da un planisfero. Più che un pub, Backdoor 43 ricorda un angolo della nave dei Pirati dei Caraibi .
Ciò che più attira l’attenzione del visitatore è l’immensa collezione di whisky che il bar custodisce. Infatti ci sono più di 200 bottiglie e ognuna si distingue dall’altra, sia per gli anni di invecchiamento, sia per l’origine. Pertanto, due volte al mese Backdoor 43 ospita un evento di degustazione di whisky e cibo.
Inoltre, i proprietari di questo bar sono proprietari di altri cinque locali a Milano: Backdoor 43; il Mag, uno dei bar più famosi dei Navigli; el Barba nella zona centrale della città; Iter, un luogo dedicato al viaggio che mescola la cucina italiana a quella internazionale; e il 1930 o il pub segreto. Backdoor 43, tuttavia, ha un’atmosfera diversa, con la possibilità di passare un’esperienza unica che non si può vivere da nessun’altra parte.