“We rock you”, “We are the Champions”, “Bohemian Rhapsody” sono solo alcune delle canzoni di Freddie Mercury che ancora oggi vengono trasmesse alla radio. Per quanto amati siano questi successi, tanto amato è l’uomo dietro di essi. Uno dei frontman più importanti della storia. Ma perché Freddie scelse proprio questo nome d’arte?
La vita di Freddie Mercury
Farrokh Bomi Bulsara, (nome di Freddie Mercury), nasce il 5 settembre 1946 a Zanzibar. Farrokh Bulsara ebbe la sua prima interazione con la musica all’età di sette anni, quando iniziò a studiare pianoforte. Un anno dopo venne mandato in un collegio britannico situato a Panchgani. Proprio in questi anni di scuola, iniziarono a chiamarlo Freddie, soprannome che successivamente viene usato anche da parte della sua famiglia.
Freddie si trasferì con i suoi genitori e la sorella Kashmira in Inghilterra nel 1964 per fuggire alla rivoluzione appena scoppiata a Zanzibar. A quel tempo, la futura rockstar studiava arte al West Thames College e lavorava all’aeroporto di Heathrow come facchino. Dopo il diploma, Freddie continuò a lavorare in aeroporto e a vendere vestiti di seconda mano con Roger Taylor, il suo futuro compagno di band.
Com’è nato il suo nome d’arte?
Per tanto possiamo affermare che Freddie non lo scelse lui ma gli venne dato durante gli anni di scuola. Nell’aprile 1970, Farrokh Bulsara cominciò a farsi chiamare Freddie Mercury, decisione presa con la composizione della canzone “My Fairy King”. Il cognome “Mercury” lo scelse per diverse ragioni: nella mitologia, Mercurio (Ermes) è il messaggero degli dei, protettore dei commercianti e della parola: lui scriveva e cantava canzoni, quindi il collegamento con la parola e il messaggero era evidente. Inoltre, il frontman, ironicamente associava se stesso all’ hot liquid, al mercurio come elemento chimico. Per di più il suo segno zodiacale era Vergine, segno di terra governato da Mercurio.
Come è nata la band “Queen”?
Prima dei “Queen“ c’era la band “Smile“, composta da Brian May, Roger Taylor e Tim Staffell, il cantante dell’epoca. Quest’ultimo lasciò la band nel 1969 e nel 1970 Freddie gettò le basi della band “Queen”. Nel 1971 furono raggiunti dal batterista John Deacon e così la formazione divenne completa. Il nome della band è stato scelto da Freddie, senza consultare il resto dei suoi colleghi. Sapevano che non aveva senso protestare, soprattutto perché il nome corrispondeva alla personalità di Freddie: imponente, appariscente e potente. Anche il design del logo è stato realizzato da Mercury nel 1972: una Q al centro e circondata dai simboli zodiacali dei membri della band.
Mary Austin, l’unica persona di cui Freddie si fidava
Sebbene Freddie Mercury fosse sempre circondato da persone che lo ammiravano, aveva solo una persona di cui sapeva di potersi fidare: la sua ex fidanzata, Mary Austin. I due si sono conosciuti quando Mary aveva 19 anni e Freddie 24. La giovane donna lavorava in un elegante negozio di abbigliamento a Londra e la fortuna ha fatto sì che un giorno il suo futuro fidanzato fosse entrato. I due sono stati insieme per sei anni, ma sono rimasti molto amici fino alla morte dell’artista. Freddie ha sempre detto che Mary era “l’amore della sua vita”.
Freddie ha ammesso di essere bisessuale verso la fine della sua relazione con Mary. All’epoca si diceva che avesse una relazione con Paul Prenter, il suo manager, che in realtà lo ricattò con queste informazioni. Dopo varie discussioni tra i due, Paul Prenter venne licenziato e iniziò a vendere storie ai media sui numerosi amanti del cantante. A causa di questo incidente, Prenter fu chiamato “Giuda” da Freddie.
La malattia che ha portato alla fine dell’artista
Nel 1987, a Freddie fu diagnosticato dai medici l’HIV. Sebbene la malattia gli sia stata diagnosticata in tempo, l’artista ha rilasciato una dichiarazione pubblica solo un giorno prima di perdere la vita. Nonostante la sua malattia, Freddie ha continuato a registrare canzoni e girare video, “These Are the Days of Our Lives” è l’ultimo.
Freddie Mercury morì il 5 novembre 1991, con Jim Hutton, suo compagno da sette anni, al suo fianco. Le ceneri di Freddie furono sparse in un luogo segreto, noto solo a Mary Austin. Un film basato sulla sua vita è stato rilasciato nel 2018 intitolato “Bohemian Rhapsody” con Rami Malek.