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lunedì, Novembre 25, 2024

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Quando è nato il primo stabilimento balneare in Italia?

Prendere il sole sulla spiaggia è uno dei modi più popolari per rilassarsi nella società moderna. Ma le cose non sono sempre state così. Quando il turismo balneare è diventato alla portata di tutte le famiglie?  In passato veniva considerato meta esclusiva degli aristocratici e dei ricchi borghesi, essi potevano permettersi un periodo di vacanza più lungo sia a livello economico che di tempo libero. Il primo utilizzo del termine stabilimento balneare, risale tra la fine del XVII e l’inizio del XIX secolo, ed inizialmente faceva riferimento a strutture presso le località termali.

Primo stabilimento balneare

La cosa certa è che il primo stabilimento balneare nacque a Viareggio. C’è chi pensa che fu il “Bagni Dori” aperto nel 1823, riservato solamente a signore e religiose, ancora oggi aperto. Dall’altra parte invece si sostiene che il primo vero stabilimento risale al 1827, lo “stabilimento de’ Bagni” , ideato affinché gli ospiti potessero ritrovarvi “comodi sufficienti onde, al coperto dagli sguardi altrui, liberamente si spoglino e si rivestano, con tutti quei riguardi che si devono alla decenza”.

Nella seconda metà dell’Ottocento si iniziarono a intravedere anche le prime strutture sulla spiaggia come le cabine collocate su ruote per facilitarne lo spostamento.

Altre località seguirono Viareggio ed il turismo balneare iniziò a diffondersi, le aperture dei bagni sulla riviera romagnola, ligure e sul lido di Venezia.

Il boom del turismo balneare

Il boom balneare per tutti gli italiani arrivò solamente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni Sessanta si stava in vacanza almeno un mese e l’agosto italiano si trasformò nel mese dell’esodo estivo, un fenomeno nato con la chiusura delle fabbriche. Gli italiani finalmente potevano spendere e godersi tutti i frutti dei loro lavori. Famose le foto delle famiglie a bordo delle loro auto cariche di sdraio, ombrellone e tutto il necessario per raggiungere le spiagge lungo il litorale ricoperto da tantissimi stabilimenti.

Nella seconda metà dell’Ottocento si iniziarono ad intravedere anche le prime strutture sulla spiaggia, come le cabine, collocate su ruote per facilitarne lo spostamento. Furono le città come Cagliari, Rimini, Riccione, Portofino, Forte dei Marmi, Mondello e Capalbio a guidare la crescita del settore turistico.

Le spiagge diventarono punti di ritrovo per tutti con attività fisiche e ricreative come il beach volley, gite in barca o snorkeling, inoltre le mode subirono una rivoluzione nell’abbigliamento da spiaggia, la comparsa dei primi slipe per gli uomini al bikini ideato nel 1946 per le donne.

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