Il girasole prende il suo nome proprio dal fatto che segue sempre il sole. Il fiore, esprime un senso d’amore, ammirazione, lealtà e gratitudine. É stato fonte d’ispirazione per molti poeti, pittori e scrittori. Per moltissimo tempo il movimento del girasole è stato un mistero, fino a quando la scienza è riuscita a dare una spiegazione
Perché i girasoli si muovono?
In base a numerose ricerche scientifiche ciò che fa muovere la pianta è il ritmo circadiano, una sorta di orologio biologico interno che è sincronizzato con il ciclo giornaliero e notturno. Quando i girasoli sono giovani seguono il sole da est a ovest, una volta maturi guardano solamente verso est. In questo modo si riscaldano maggiormente e riescono ad attirare più insetti impollinatori che preferiscono i fiori caldi.
I ricercatori della University of California, in seguito a vari esperimenti eseguiti sui girasoli nei campi, e altri in vasi, posizionati e fatti crescere al chiuso, girati verso ovest, si è scoperta una serie di parametri relativi al loro stato di salute e al loro rapporto con l’ambiente circostante. Non solo i girasoli naturali nei campi hanno ricevuto la visita di più api, ma hanno anche cominciato a rilasciare il polline con anticipo rispetto a quelli orientati nel verso sbagliato. Inoltre hanno scoperto che ciò che fa muovere gli steli tutto il giorno sono alcuni geni che diventano maggiormente attivi quando la pianta viene esposta al Sole.
La leggenda del girasole
Sin dall’antichità questo fiore era definito “magico” proprio per la sua particolarità. La sua nascita riguarda una leggenda che racconta un amore sofferto. Clizia, una giovane ninfa innamorata del dio del Sole, Apollo, viene prima sedotta e poi abbandonata. La donna sofferente, rimase immobile in un campo, osservando tutti i giorni il percorso del sole nel cielo. La leggenda narra che Clizia si trasformò in fiore ed i suoi capelli divennero gialli. Da quel giorno la ninfa, continuò a seguire il sole in alto nel cielo come suo unico amore.