Esistono ristoranti favolosi, posti in cui vivere esperienze memorabili. Sederci al tavolo ed immaginare atmosfere e usanze vissute nei ristoranti con centinaia e centinaia di anni di attività è un’esperienza unica. Secondo il libro “Guinness dei Primati”, il ristorante più antico del mondo si trova a Madrid, si chiama “Sobrino de Botin“, ed è in uso ancora oggi.
“Sobrino de Botín”.. l’unico riconosciuto dal Guinness dei Primati:
Questo ristorante madrileno che originariamente si chiamava Casa Botín, si trova in Calle Cuchilleros, nel cuore di Madrid e ha da diversi anni il titolo ufficiale di ristorante più antico del mondo secondo il libro dei Guinness World Records. L’edificio che ospita il ristorante è stato costruito nel 1590. All’inizio del 1600, un cuoco francese Jean Botín e sua moglie aprirono un’osteria; a quell’epoca le osterie vendevano solamente il vino, i clienti che volevano mangiare, dovevano portarsi il cibo da casa.
Nel 1725 il nipote di Botin, l’unico erede, decide di aprire una taverna nell’edificio, ristrutturandolo con l’aggiunta di un forno a legna presente ancora oggi. Agli inizi del 1800 fecero una nuova ristrutturazione del ristorante con l’ingresso ed il primo piano all’accoglienza dei clienti mentre i piani superiori ad uso della famiglia. Ma la sua fama non rimane solo nella sua storia ed evoluzione, ma va anche notato che Francisco de Goya stesso ha lavorato in questo ristorante come lavapiatti prima di essere accettato nella “Royal Academy of Fine Arts”, oltre ad essere apparso in opere letterarie di autori della statura di Ernest Hemingway o Carlos Arniches, tra gli altri.
Dal 1900 ad oggi, il ristorante Botín è nelle mani dei suoi attuali proprietari: la famiglia González, che ha fatto un grande sforzo generazione dopo generazione per non cambiare l’aspetto originale. I piatti serviti sono quelli tipici della tradizione castigliana. La specialità è il maialino da latte arrosto o l’agnello alla brace. Inoltre sono innumerevoli i personaggi che hanno frequentato la sala come Ernest Hemingway e la regina Sofia.
Altri ristoranti antichi ancora in attività:
Stiftskeller St. Peter a Salisburgo (Austria)
Sebbene il ristorante madrileno di Casa Botín sia considerato il più antico del mondo perché oltre ad essere conservato praticamente come nelle sue origini, non ha mai chiuso i battenti, il St. Peter Stiftskeller di Salisburgo non è da meno. E basta vedere la data in cui questo stabilimento aprì le sue porte per la prima volta nell’anno 803, oltre ad essere menzionato per la prima volta in un documento scritto da Alcuino di York della corte di Carlo Magno, risalente ai secoli VIII-IX.
Un ristorante costruito all’interno delle mura dell’ex monastero di San Pietro che vanta quindi la data di fondazione più antica del mondo. Attualmente è responsabile di Veronika Kirchmair e Claus Haslauer, entrambi sono incaricati di realizzare quel mix di innovazione e buon cibo mescolato perfettamente con secoli di storia che ancora emanano le pareti di questo locale.
Antica Trattoria Bagutto a Milano (Italia)
Anche nel nostro Paese non manca la storia in cucina, che è rappresentata da quest’antichissima taverna sul Lambro nella periferia di Milano, in attività dal 1284. Si dice che nel 1807 si fermò a mangiare qui anche Napoleone in occasione della nomina di Francesco Melzi d’Eril come Duca di Lodi.
Zum Franziskaner a Stoccolma (Svezia)
Sebbene l’edificio sia abbastanza recente, risalente alla fine del XX secolo, il cibo e le bevande sono più o meno gli stessi di quando, nel 1421, i monaci tedeschi aprirono il ristorante. La tradizione culinaria dei fondatori si è definitivamente fusa con quella scandinava locale. Così, ancora oggi, è possibile assaggiare l’isterband, le salsicce locali, il maiale arrosto bavarese e la selvaggina, da gustare accompagnati da una delle corpose birre tedesche che vengono servite alla spina. Nonostante la struttura sia stata inaugurata nel 1906, il ristorante è il più antico della città e il suo interno sembra un museo.
Zur Letzten Instanz a Berlino (Germania)
Da Napoleone alla Merkel. Molti si sono fermati da Zur Letzten Instanz, da quando ha aperto le sue porte nel 1621. L’elenco degli ospiti illustri comprende anche Ludwig von Beethoven e altre personalità del mondo culturale e politico che hanno attraversato questi decenni come Heinrich Zille, Otto Nagel e Maxim Gorky. C’è un tavolo riservato ai clienti abituali, posto davanti alla stufa in maiolica, introdotta in quel momento 200 anni fa. Napoleone sembra essere stato uno di quelli che era in grado di mangiare a quel tavolo speciale. L’arredamento è rustico, con molti disegni e dipinti che raccontano storie del passato.